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I GATTI PERSIANI regia di Bahman Ghobadi

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  05/07/2010 14:54:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per due ragazzi iraniani il sogno accarezzato da anni può diventare realtà. Autori di un apprezzato disco di indie-rock vengono invitati in Europa per partecipare ad alcuni festival musicali, purtroppo uscire dal paese non è facile, occorrono passaporti e visti. Per ottenere ciò si affidano all'estroverso "maneggione" Nader, in grado, a quanto pare, di raggirare i veti delle autorità e procurare la documentazione necessaria per l'espatrio. Nel frattempo i ragazzi si concentrano nel reclutamento di musicisti al fine di completare la line-up della band, in modo di poter proporre i propri brani dal vivo con il corretto accompagnamento.
Ghobadi ci trascina attraverso le trafficate strade di Teheran mostrandoci l'impressionante vitalità artistica di un paese oppresso da un regime senza volto, perchè uguale a tanti altri e mirato sempre all'annullamento del singolo e al diritto di libera espressione. Il regista racconta le difficoltà delle band e dei vari musicisti nel trovare luoghi adatti in cui suonare senza dover correre il rischio di essere arrestati e addirittura le problematiche nell'allestire un semplice concerto mediante cui far sentire la propria voce. Perseguitati, perché ritenuti portavoce di un movimento artistico impuro in quanto motivo di aggregazione e condivisione, quindi da reputarsi immorale, di conseguenza emarginati come i gatti persiani del pertinente titolo, costretti secondo le leggi iraniane a vivere nascosti tra le mura domestiche in quanto impossibilitati a scorrazzare liberi. Il film ci presenta svariate realtà e diversi modi di affrontare la convivenza con l'afflizione quotidiana del sentirsi ostacolati. In realtà la pellicola da questo punto di vista soffre di un certo schematismo e a tratti si inceppa mostrandosi ripetitiva nonostante regia e montaggio a supporto degli intermezzi musicali siano di ottimo livello.
"I gatti persiani" non trascende mai in toni particolarmente tragici, almeno sino al finale che arriva inatteso e privo di ogni speranza, funzionale nel rendere bene il dramma di un paese costretto alla totale oscurità.