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IL PROFETA regia di Jacques Audiard

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quadruplo     8½ / 10  22/03/2010 18:57:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La formazione carceraria di Malik, interpretato da uno strepitoso Rahim, è raccontata con estremo realismo da Audiard: Malik non è un eroe ma un essere umano che bada per prima cosa alla sua sopravvivenza e poco importa se per questo bisogna uccidere o schierarsi prima con una fazione poi con un'altra. Pur avendo caratteristiche non proprio positive, si patteggia per lui durante tutta la durata del film (sulla sua pena non viene dato risalto,fatta eccezione per l'accenno ad aver puntato un coltello verso un poliziotto).
Tante le scene da ricordare, la migliore forse è quella gli fare guadagnare la protezione dai corsi: cinque minuti in totale apnea.
Non conoscevo il regista, recupererò subito "sulle mia labbra": Audiard cura ogni singola scena e si destreggia con disinvoltura tra momenti di poesia (come la prima uscita in permesso) ed efferatezza, tra realismo estremo e situazioni oniriche.
Una delle migliori pellicole dell'anno.