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IL PROFETA regia di Jacques Audiard

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LoSpaccone     9 / 10  16/09/2011 18:20:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di film di ambientazione carceraria, o roba simile, ne abbiamo visti in tutte le salse ma "Il profeta" si distacca, e di molto, dalla banalità delle recenti uscite. La bellezza delle immagini già basterebbe a renderlo un must ma in più può vantare una scrittura superlativa che fa del film non la solita accozzaglia di scene ad effetto ma un vero e proprio "romanzo criminale" (questo si…), un percorso di formazione delinquenziale senza le forzature e le semplificazioni utili ad accalappiare lo spettatore meno attento, quello che spesso tende ad interpretare film di questo tipo come semplici resoconti della realtà. In verità dietro l'apparente convenzionalità della trama c'è tutta l'attenzione possibile ai meccanismi psicologici e culturali che influenzano una storia individuale, in un quadro che tiene presente lo sfondo della Francia multietnica facendolo filtrare nelle dinamiche interne ad un carcere, e nel quale è possibile scorgere aspetti universali e comuni a qualsiasi società, come solo le grandi opere riescono a fare. Il tutto in un racconto equilibrato perfettamente tra realismo e iperrealismo, stilisticamente rigoroso sebbene eterogeneo quando mescola elementi simbolici ad altri quasi cronachistici. E soprattutto non c'è traccia alcuna di sensazionalismi, di tentativi di mitizzazione o di quella retorica a buon mercato che vorrebbe fare del protagonista una vittima della società oppure un carnefice da consegnare senza se e senza ma alla sedia elettrica