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POLYTECHNIQUE regia di Denis Villeneuve

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pier91     9 / 10  28/10/2011 15:34:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
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"Se avrò un maschietto gli insegnerò ad amare. Se sarà una femminuccia le dirò che il mondo le appartiene. " Una chiusa forte, una presa di posizione netta. Anche una lucida intuizione: uomini e donne hanno bisogno di un'educazione sentimentale. Se il bambino deve poter amare, la bambina deve poter pretendere d'essere amata. Si sta parlando di Amore nell' accezione meno inflazionata: corrispondenza di comprensione, tolleranza, partecipazione. E' un sentimento che la maternità, anche solo potenziale, accende per natura. In questo senso il mondo appartiene alle donne. Ed è la ragione per cui la protagonista femminile del film, rimasta incinta, sopravvive alla tragedia. Pur essendone intimamente demolita, incasella una simile forma d'odio come qualcosa altra da sé, tale che non la intaccherà mai del tutto. Si tratta di una convinzione più che di una certezza, ma è solida abbastanza da reggere un'intera esistenza. Il protagonista maschile invece è devastato da un senso di responsabilità apparentemente irrazionale. Non tollera la testimonianza d'un gesto di disprezzo così feroce, poiché quel disprezzo è ai suoi occhi un male tentacolare dal quale egli stesso può essere inquinato. E' sopraffatto dallo scandalo, ovvero dalla sorpresa di una verità ripugnante.

Il massacro di Montreal è chiaramente solo un'occasione, un punto da cui tracciare molteplici segni. Villeneuve tratteggia un quadro umano non privo di contraddizioni, credibile più che realistico, in ogni caso disturbante. "Polytechnique" rimane inciso a lungo nello stomaco.