kowalsky 7 / 10 11/09/2009 01:30:40 » Rispondi Il lynchiano Capotondi sfrutta abilmente, ma senza grossi colpi d'ala, una buona sceneggiatura (sulla carta), incerto tra il cinema psicanalitico di kieslowsky e l'inatteso pathos del Tornatore di "La sconosciuta". Gli attori sono bravissimi (Timi sempre pių istrionico č un corpo che parla), la storia č intrigante ma finisce per impaludarsi proprio nell'aspetto narrativo, nel crocevia in fondo ammiccante in cui certe ossessioni Lynchiane vengono lambėte in una sorta di superficiale referente "all'italiana". E dopo una prima parte di intrigante emotivitā (la perdėta di Sonia sembra condividere punti con un destino quantomeno ingrato) il meccanismo si rompe, finendo per esibire un retaggio meno velleitario e pių banale di quanto sembri in un primo momento. Un film riuscito a metā, che tuttavia trasmette positivamente un binario di intenzioni non disprezzabili