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LA DOPPIA ORA regia di Giuseppe Capotondi

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  08/01/2010 14:49:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quasi da non crederci,un film italiano che si discosti dai generi ormai proposti a getto continuo dai nostri distributori (caproni) è un evento,ancor più se tratta tematiche legate al thriller,in questo caso addirittura contaminato con qualche riferimento soprannaturale.
Un incoraggiamento Capotondi se lo merita eccome,proponendo al debutto un film rischioso e sicuramente imperfetto,in grado comunque di generare curiosità e mistero.
Il regista è bravo nello sfruttare la libertà narrativa concessagli dagli eventi sepolti nell’ambito nella trama,”La doppia ora” è infatti un film costruito con oculatezza,mediante un schema ad incastri che mira a spiegare con meticolosità i lati più insondabili del "giallo",lasciando che sia poi lo spettatore a districarsi tra le maglie delle relazioni sentimentali,come tali da interpretarsi secondo la propria soggettiva.Il film regge molto bene per la prima ora,poi,una volta venuta a galla la verità,perde quota,non arrivando a precipitare con conseguenze irreparabili,ma assestandosi su canoni più prevedibili.
Grande interpretazione per Ksenia Rappoport,eccellente nel riportare quella disperata solitudine che non le concede tregua sin dalle prime battute e che induce a giustificare (a carte ancora coperte)il suo innamoramento per un uomo schivo ed inquietante come Guido,l’altrettanto efficace Filippo Timi,spiazzato e addolorato da un evento dal quale,forse, non è ancora a pronto a riprendersi per sua stessa ammissione.
A convincere è soprattutto la costruzione dei personaggi e il ribaltamento dei ruoli,gestito con grande intelligenza,quasi impercettibile tanto appare ben calibrato.
Finalmente un’opera valida fuori dal coro.