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THE BOX regia di Richard Kelly

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VincentVega1     6 / 10  09/01/2010 18:19:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Incipit: un padiglione auricolare privo del suo corpo viene trovato in mezzo ad un prato. Incipit: una bellissima donna mostra il suo corpo privo delle sue dita del piede destro.

La scatola: essa rappresenta l'anello di congiunzione fra i due mondi, la realtà e il sogno. La scatola: essa rappresenta la decisione di una vita, la paura di fare delle scelte, la distruzione della bella famiglia borghese americana.

Il telefono: "Io sono a casa tua, chiamami se non ci credi". Il telefono: "Ti sto già vedendo, sono nel tuo giardino, guardami".

Kelly non si autocelebra, Kelly deve tanto al mondo di David Lynch ed è già la terza volta che lo dimostra.
I primi due film del regista non li ho commentati e non credo li commenterò mai: se il primo, DD, lo ritengo alla stregua di un Meccano, con tutti quei pezzi da ricongiungere con sotto mano un libretto delle istruzioni (e se vi ricordate bene alla fine il risultato era sempre peggiore della figura nella scatola), il secondo, "Southland tales", lo ritengo un film tanto bello quanto misterioso.

Lynch attraverso il suo cinema analizza l'animo umano esplicitandone i sogni, le paure, le incertezze. Kelly invece si diverte solamente a presentarci due sequenze oniriche e qualche s-cervellamento inutile.
Se alla fine di un film di questo tipo non mi interessa andare a cercarmi delle spiegazioni o pensare a quello che ho visto, vuol dire che non mi ha colpito più di tanto e che forse quello che aveva da dire era ben poco.
E' uno bravo a preparare gli antipasti, a renderli sazievoli per gli occhi ma non per lo stomaco. Non credo diventerà mai uno chef.

PS: Frank Langella è un grande.