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THE BOX regia di Richard Kelly

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Satyr     4½ / 10  14/02/2010 17:06:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo un disastro come Southland Tales tutto mi aspettavo da Kelly tranne che un film come The Box. E invece no, c'è ancora qualcuno che ha le palle di finanziare mister Donnie Darko e via così, altro filmaccio contorto fino all'inverosimile e altro flop al botteghino, almeno negli states. Fortunamente non c'è bisogno di un libretto delle istruzioni come in ST. Forse.

La prima mezz'ora è principalmente un adattamento del racconto di Matheson "Button": siamo negli anni 70, in primo piano una coppia di sposini quasi alla canna del gas, a lui viene negata una promozione mentre lei viene improvvisamente licenziata. Come poter rifiutare l'offerta dell'uomo misterioso? Una scatola, un bottene, se lo premi ammazzi uno che manco conosci ma vinci un milione di dollari. Fin qui, nonostante l'assurdo contesto, la pellicola è meravigliosa, con un Kelly sorprendentemente sobrio e con il freno a mano tirato. Peccato sia tutto un miraggio.

Eccoci qua, minuto 45: va tutto a *******. Messa da parte la semplice premessa - vedi il dilemma morale di Norma e Arthur - il regista perde completamente il controllo della storia, e vai con 70 minuti di inarrestabile caduta libera per un altro delirio di onnipotenza. La coppia di sposini viene accerchiata, ma da chi? Chi è Arlington Steward? Basta qualche informazione sparsa qua e là per caratterizzare un personaggio cmq sublime come quello interpretato da Langella? Secondo me no. Ma non è finita: c'è qualcuno che comincia a perdere sangue dal naso, altri iniziano a comportarsi come zombie, tutto all'improvviso, di punto in bianco. Una congiura. Forse è una congiura. Architettata dal tizio della scotola. Il come ovviamente non è dato sapere. Il tutto immersi in una noia infinita fino al punto in cui finalmente capisci che ci sei cascato un'altra volta. E pensare che ai tempi di Donnie Darko ogni volta che sentivo il suo nome avevo orgasmi multipli.

Note positive: il cast, la regia e la fotografia. Il resto è tutto una porcata.
Ma poi parliamoci chiaro: uno che accetta un milione di dollari da un tizio senza un pezzo di faccia è chiaramente un deficente. O sbaglio?
Macs  24/07/2010 13:59:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sottoscrivo in pieno il tuo commento. Fino al minuto 45 era passabile, ti dirò di più, la scena in cui la baby sitter torna nel suo motel e tutte le porte si aprono e i tizi escono a guardarla in cagnesco, mi ha messo un po' di strizza. Ma poi? Chi diamine sono i lobotomizzati col sangue colante? Sono ex-testati dalla scatoletta? Ciò vorrebbe dire che anche Arthur diventerà uno di loro? Ok l'ambiguità, ma qui c'è un libro intero di domande a cui non è data risposta... e quindi si passa dall'ambiguità alla totale incapacità di raccontare.
Satyr  31/07/2010 16:10:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per l'appunto. Che poi la cosa venga spacciata come il marchio di fabbrica di Kelly a me fa ancora più incazzare: in miniera lo manderei, altrochè.