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THE BOX regia di Richard Kelly

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JOKER1926     5 / 10  26/01/2012 04:28:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ha la virtù di incantare e infondere dosi di tensione e curiosità nelle primissime battute della sua proiezione, lo spettatore risponde con interesse. Stiamo parlando di un film del 2009 della famosa regia di Richard Kelly. Adoperiamo il termine "famoso" perché Kelly, anni addietro, è stato il regista che ha portato sul grande schermo una pellicola "strana" e profonda, "Donnie Darko".
Ma lasciando da parte gli accenni storici e mirando all'odierna faccenda, esaminiamo da vicino "The Box".
Capeggiato da un discreto cast, e da una brava Cameron Diaz, "The box" a livello prettamente tecnico non dispiace, anzi. Quello messo in piedi dal regista è un grande lavoro che spazia da una bellissima fotografia che si esalta, talaltro, nelle ambientazioni esterne e da un ordinata ed efficace scelta musicale. Questi, insomma, i primi pregi da appuntare sul taccuino del recensore.
Il plot, in partenza, non era male, infatti è proprio l'argomento insolito del "pacco" (the box) ad intrigare il pubblico, siamo di fronte ad un nuovo "Saw L'enigmista"?
La risposta verte verso un'assoluta negatività, qui con "The box" siamo lontani dal thriller impostato sulla tattica e, se vogliamo, sull'abilità. Con il film di Kelly insomma siamo invece trasportati in una storiella che, impeccabile nelle prime sequenze, si ricicla in un calderone di grosse incongruenze e di situazioni spiccatamente surreali; pian piano si giunge alla corte della fantascienza, a questo punto, il gioco è fatto!

"The box" si perde e si divincola da ogni concetto di "catalogalizzazione" di genere, se all'inizio il film sembra un thriller col tempo diventa un mezzo horror/fantascienza e poi, verso il finale, cerca un disperato aggancio al drammatico. Un po' di confusione vero?
Kelly delude, "The box" ha pochi punti positivi, oltre quelli tecnici (già elencati) cade a livello di contenuto, di narrazione. Anche se è proprio la narrazione e l'idea, all'inizio, a sembrar accattivanti e valenti. Per esperti recensori non sarà nemmeno difficile collegare (penosamente) questo prodotto cinematografico a film di Carpenter come "Il signore del male" e "Il seme della follia". Il regista di "Donnie Darko" se è stato ispirato da pellicole come queste appena citate ha fatto una pessima pesca. Ritenta, sarai più fortunato.