Dom Cobb 6 / 10 18/06/2012 19:50:41 » Rispondi Non mi ha mai impressionato più di tanto, e ancora oggi sono convinto che non abbia niente di speciale, a parte le ambientazioni cupe e qualche sequenza comica
Alcuni personaggi sono bene o male riusciti, su tutti la libellula, e a tal proposito non posso non notare che il tratteggio dei protagonisti non è proprio il massimo
Di Bernie si vede solo la sua eccessiva superstizione, di Bianca...ehm...cosa sappiamo di Bianca, a parte che prende il suo lavoro sul serio (che scoperta!)?
Inoltre, in alcune scene il film è troppo tenero, troppo zuccheroso, sembra quasi che vogliano far piangere il pubblico, e soprattutto i bambini a cui è rivolto, per forza. Sotto questo aspetto, la bambina è forse il personaggio più duro da digerire per quanto è...bambinesco. Anche le canzoni risultano sottotono, quasi fastidiose. Quindi, in conclusione, questo è un Disney minore, in cui già si respira quell'aria malinconica da "questo è l'ultimo lavoro della vecchia generazione quindi vi salutiamo" che si farà più palpabile nel successivo Red e Toby e che, insieme ai sopra citati pregi, mi convincono a dare al film la sufficienza; si tratta, però, di un classico fra i più dimenticabili.
Dom Cobb 23/10/2014 16:34:47 » Rispondi A New York, proprio sotto il palazzo delle Nazioni Unite, si trova il centro della "Rescue Aid Society", una specie di organizzazione dedita al soccorso delle persone in pericolo e i cui membri sono costituiti da topi. Quando viene ritrovata una bottiglia con un messaggio di aiuto da parte di una bambina, Penny, la topina Miss Bianca e l'imbranato usciere Bernie sono scelti per andare in suo aiuto... Con Le avventure di Bianca e Bernie si apre un nuovo capitolo nella storia della Disney, un periodo di transizione che vede il lento ritirarsi della vecchia guardia di animatori a favore delle nuove "reclute" che ne prenderanno il posto e saranno fra i principali protagonisti dei successi degli studios solo poco più di dieci anni dopo. Oggi, il film viene anche visto come l'ultimo, vero capolavoro disneyano prima della rinascita alla fine degli anni '80 per storia, personaggi e realizzazione generale. Con rispetto, io dissento. E' bene stabilire, innanzitutto, che Bianca e Bernie è uno dei lungometraggi più foschi e meno colorati di tutti: a dominare sono per lo più colori freddi, design inquietanti ed atmosfere cupe enfatizzate dal layout e dagli sfondi prevalentemente scuri ed angoscianti.
Se la palude del diavolo, dove si svolge la maggior parte della storia, è ovviamente un luogo che comunica disagio, la stessa cosa vale anche per gli ambienti urbani di New York.
Una svolta originale, anche se la storia in sé non ne risente affatto: la premessa è puro materiale Disney, e come tale viene trattata, forse ponendo l'accento fin troppo sull'aspetto tenero e zuccheroso, ancora più che nei classici precedenti. Di conseguenza, in più di un punto manca un vero senso dell'avventura e il film soffre di una parte centrale fin troppo statica: a parte una o due sequenze,
Quella dell'organo e l'inseguimento finale su tutte, anche se pure quella ambientata nella caverna non è male.
non succede niente degno di nota e si rimane sempre e comunque sul tenero ad ogni costo. Il problema è che anche alcuni dei personaggi funzionano poco: la bambina non l'ho mai veramente sopportata e i vari abitanti della palude sono dannatamente dimenticabili a causa del poco spazio che viene loro riservato. Dunque, il cast non è in grado di risollevare del tutto la qualità già non eccelsa del film. Persino le canzoni lasciano a desiderare. Da come ne parlo sembra quasi che io odi questo film, ma non è così, perché ammetto di essermelo goduto più del precedente Winnie the Pooh. I personaggi che funzionano, funzionano davvero,
Protagonisti a parte, carini e simpatici ma non esattamente il massimo, si fanno notare i coccodrilli, la libellula e l'albatross. Anche la squilibrata Medusa ha qualche momento esilarante.
e l'impianto visivo oscuro e deprimente ha comunque un certo fascino, complice anche un senso di malinconia che dura dal primo all'ultimo minuto. Immagino che, per apprezzare meglio il film, bisogna esserci cresciuti, ma per me non è questo il caso. Resta, ad ogni modo, un classico godibile, decentemente realizzato e di certo non fra i peggiori della rinomata factory, anche se forse saranno i bambini a trovarvi un maggiore grado di intrattenimento. VOTO: 7