Jolly Roger 7½ / 10 06/05/2016 12:37:57 » Rispondi Collateral è un ottimo thriller, che ha dalla sua un soggetto originale che cattura l'attenzione: un killer di professione che obbliga un tassista a farsi scorrazzare in giro per Los Angeles, per compiere il suo lavoro ai danni delle persone che stanno sulla "lista nera". Trama molto interessante, anche se per certi versi il finale è prevedibile. Nonostante la particolarità della situazione, il film regge bene in quanto a credibilità e capacità di coinvolgere lo spettatore. Ottimo Tom Cruise nella parte del killer spietato – ottimi anche i dialoghi tra i due protagonisti, le riflessioni sul senso della vita, sulle aspettative infrante, sui sogni e sull'etica. Dialoghi spontanei e per certi versi crudi, due filosofie a confronto – quella nichilista del killer contro quella etica del tassista. Riflessioni a volte amare, ma indiscutibilmente realistiche e profonde. "Un giorno ti sveglierai e scoprirai che sei vecchio"…troppo vecchio per realizzare i sogni e i progetti che avevi pianificato, che finiranno per l'essere abbandonati. Se è vero che la nostra vita è soltanto un granello di sabbia nell'universo, ha senso comportarsi come se la nostra vita abbia qualche importanza? Interessante vedere come evolve il rapporto tra i due protagonisti, un'evoluzione che lascia spazio anche a qualche scena azzeccata e divertente. C'è però una pecca: il film, secondo me, non sfrutta tutte le sue potenzialità. In particolare per quanto riguarda l'approfondimento psicologico del killer
Avrebbero dovuto affrontare in modo più intenso la sua personalità, i suoi dubbi. Avrebbero potuto introdurre l'elemento del rimorso, per dare spessore al personaggio – invece questo non viene fatto: il killer, malgrado qualche esitazione (dopo aver ucciso il jazzista) resta completamente imperturbabile, anzi…addirittura sfodera spiegazioni filosofiche a supporto del tipo di vita che egli conduce, salvo poi uscirsene con un improbabile "lo faccio perchè è il mio lavoro" oppure "è quello che faccio per vivere", come se ciò bastasse, di per sé, a giustificare le sue azioni. Il personaggio diventa così inesorabilmente bidimensionale ed improbabile, poco realistico - e alla fine, nessuna delle due filosofie prevale sull'altra, i due protagonisti è come se non si scambiassero nulla.
Al di là di questo aspetto in spoiler, sotto il profilo dell'intrattenimento è un ottimo flm.