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SE MI LASCI TI CANCELLO regia di Michel Gondry

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Blutarski     7 / 10  13/04/2005 17:38:53 » Rispondi
Dai in fondo per essere il primo film bisogna incoraggiarlo a sto Gondry; non schifiamolo solo perchè è un videoclipparo, tra l'altro anche molto bravo(vorrei ricordare che sto francesino ha fatto video bellissimi dei Chemical Brothers, Bjork e Eleven dei Massive Attack). Il film ha parecchie influenze, questo si. Ma ricordiamoci bene che è una creatura di Kauffman, uno degli sceneggiatori più contorti e malati, che ama i paradossi mentali più irrisolvibili. Ad alcuni potrà sembrare ripetitivo, anche se secondo me non lo è. Ci sono analogie con essere John Malkovich, ma non è la stessa cosa. C'è qualcosa di diverso reso ottimamente dagli effetti digitali, dalle musiche, dai movimenti accellerati, rallentati e frammentati della camera che deformano il tempo e soprattutto dalla fotografia disciolta, immagini sbiadite come in un sogno. Oltre alla commedia d'amore il film fà riflettere sulla ricorsività della mente umana, capace di generare un flusso continuo di combinazioni di immagini suoni colori odori e sensazioni. Il film alla fine è un sogno. La scena si svolge per i 3/4 nella mente di Jim Carrey che dorme, mentre i cancella-ricordi fanno il loro lavoro. Lui sogna e lo sà ne è coscente, ma come in un sogno tutto svanisce e si ricrea, tutto è instabile e inafferabile, non esistono i dettagli ma solo le cose importanti, tutto il resto è un volto senza faccia, ombre di ciò che hai tralasciato da sveglio. Il film è una sorta di applicazione delle filosofie della reincarnazione nella vita di tutti i giorni: cancellare i ricordi è un pò come reincarnarsi in se stessi, una epurazione, una regressione alla verginità mentale.La cosa è abbastanza affascinante e originale. Bravo Carrey, ma la sua performance non mi stupisce, anzi riconferma la mia idea che sia un grande attore, espressivo, divertente, malinconico insomma davvero poliedrico. Brava Kate Winslet,pure bona! Complessivamente una buona prova di Gondry e discreta di Kauffman, un film senza particolari pretese se non quella di far trascorrere due ore piacevoli. ciao