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LA GRANDE GUERRA regia di Mario Monicelli

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Italo Disco     10 / 10  24/07/2015 17:51:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film di guerra anti-retorico e "sporco", realistico nel descrivere la vita dei soldati in trincea e nell'esporre i comportamenti dei vari personaggi, in cui non ci sono dei veri e propri eroi almeno nel senso "mitico" della parola, ma dei poveri ragazzi mandati allo sbaraglio a combattere con i pochi mezzi a disposizione, dando un' aura dignitosa alle gesta coraggiose dei combattenti italiani. Monicelli ha avuto a disposizione un budget sostanzioso e sullo schermo si vede, infatti si nota una certa cura nelle scenografie, degli spazi paesaggistici, dei costumi e nello svolgimento della battaglia nella parte centrale. Immensa la prova di Gassman e Sordi, che all'epoca erano già delle star, nei rispettivi ruoli di Giovanni Busacca e Oreste Jacovacci, il primo milanese l'altro romano, due furbacchioni che credono di saperla lunga invece con la loro svogliatezza riescono a prendere spesso e volentieri le decisioni sbagliate facendo figure barbine se non, a volte, da vigliacchi; ma la cosa bella è che entrambi sono al servizio della storia e non il contrario, unendosi coralmente con il resto degli ottimi caratteristi. Il rapporto tra Giovanni e Costantina (impersonata da una convincente Silvana Mangano) è espresso in maniera vivace senza scendere mai nel patetico anche nel momento dell'addio. E' uno dei primi film italiani a contenere qualche parolaccia nei dialoghi, infatti nel prefinale quando Oreste e Giovanni vanno a riferire un messaggio ad un avamposto amico vengono sparati da un cecchino, per fortuna senza conseguenze, e Sordi esclama una battuta volgare romana; ma in realtà il primo a proferire una brutta parola fu Gassman verso metà film nella scena della gallina, che però fu tolta al montaggio conclusivo dopo l'esordio alla Mostra di Venezia (secondo Monicelli rallentava il film), quindi all'uscita nei cinema e nelle varie edizioni televisive non si vide più, per poi essere recuperata nel dvd distribuito dalla Filmauro nel 2003. Ciò riflettuto parecchio prima di decidere quale voto dargli.....penso che sia uno dei film più completi del cinema nostrano, trattare un argomento che all'epoca era quasi tabù riuscendo a fondere a meraviglia dramma e commedia e raffigurare con molta precisione una parte del 1° conflitto mondiale con altissima sensibilità tecnica e artistica merita, secondo il mio parere, il massimo dei voti. Incassò circa un miliardo e mezzo di Lire nella stagione 1959/60 arrivando 3° in classifica superato solamente da A QUALCUNO PIACE CALDO (medaglia d'argento) e LA DOLCE VITA (medaglia d'oro).