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IL SORPASSO regia di Dino Risi

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Blutarski     9½ / 10  17/09/2008 15:00:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Erano parecchi anni che non vedevo un film così. Una commedia certamente sulla vita vista nella contrapposizione atipica di un giovane con la testa sulle spalle e un uomo adulto rimasto un pò bambino. Questi, in una calda mattinata di ferragosto intraprendono un viaggio (non mi ricordo dove lo lessi, ma se non vado errato Dennis Hopper ha tratto ispirazione da questo film per Easy Rider, quindi questo può essere considerato il padre del Road Movie) inconsueto e affascinante di Roberto e Bruno. La figura di Bruno Cortona interpretato dal magistrale mattatore Gassman, è senza dubbio di un fascino enorme, una esplosione di simpatia e allegria, uno di quegli amici che tutti vorrebbero avere, che se ti dice 'andiamocene a Taormina' non scherza... ma è anche e soprattutto ambiguo, egli si, è un inno alla vita, ma rappresenta anche l'inaffidabilità di un padre che lascia moglie e figlia per abbandonarsi ai piaceri di una scorrazzata o di una zuppa di pesce fuoriporta, dell'ebrezza di un sorpasso al limite e di una bevuta infinita, è un uomo randagio mai pago e instancabile che vive in una fuga costante dalle proprie responsabilità e doveri. D'altro canto Roberto Mariani è un uomo sensibilmente frustrato, ligio al dovere, incapace di lasciarsi andare, egli rappresenta quella incomunicabilità beckettiana a cui ironicamente Gassman allude (riferendosi ad Antonioni) e che è poi la condizione dell'essere umano. L'attesa di uno status sociale preconfezionato (qui c'è una dura critica alla società borghese) è per lui solo un'illusione di realizzazione come uomo (come vedi caro Muccino il messaggio del tuo L'ultimo Bacio era già stato bello che affrontato da Risi, e che te lo dico a fare molto più egregiamente di te), questo si materializza nella scena con il 'cugino alfredo', in cui Roberto tra se e se pensa di diventare come lui, che anche lui presto 'avrà i soldi per comprarsi una fiat 1500 e avere una moglie che gli dice sempre si e parla poco perchè le parole servono tutte al marito'. Tra un conformismo borghese e i margini della società, questi due personaggi si influenzano a vicenda, imparano l'uno dall'altro in un viaggio senz'altro educativo.
Penso che in questo film poi i dialoghi facciano veramente la differenza, a sentire Gassman ci si fanno veramente delle belle risate..
Il finale è certamente emblematico e quasi necessario.