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LA BATTAGLIA DI ALGERI regia di Gillo Pontecorvo

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Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio     10 / 10  18/11/2005 14:20:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film di un realismo storico straordinario.
Se qualcosa di simbolico traspare è ben racchiuso nelle maglie fitte di una sceneggiatura fedele fino all'ossessione alla precisione storica: il riferimento del colonnello dei paracadutisti alla metafora del "verme" dalle infinite diramazioni a cui bisogna tagliare il centro nervoso di comando per distruggerlo dà l'idea di cosa occorre fare ad Algeri per sconfiggere il terrorismo.
Film di volti sconosciuti con sguardi fedeli a ciò che sta per accadere. Notevoli le scene di massa. Masse sconvolte ed eccitate da uno spirito di rivolta che si muovono con grande naturalismo ( compete con la Corazzata Potemkin), forti nello spettatore le sensazioni di orrore per le numerosi stragi nel centro di Algeri verso civili francesi. Buona la suspense nella caccia (molto difficile) alle quattro "teste" che dirigono il terrorismo.
Nobile ed efficace la figura del colonnello Mathieu. Nobile la sua immedesimazione con la causa dei terroristi algerini che lo porta a cercare con loro dei rapporrti più umani, rapporti che però verranno regolarmente delusi dalla ferocia dei terroristi mussulmani. L'ingresso dei paracadutisti ad Algeri guidati dal colonnello Mathieu con gli occhiali scuri, dopo le numerose stragi sui soldati francesi, è una pagina da antologia cinematografica perché dà l'idea di una imminente battaglia ad alta intensità di ideali, in una Algeri sotto il dominio francese da ben 130 anni.