Ciumi 6 / 10 20/07/2009 06:43:02 » Rispondi Da qualche anno oramai, non sono più un bambino. Eppure, a volte, mi accorgo di averne conservato alcune qualità, a me tanto care. Per esempio, l’ingenua sincerità. Infatti, se una cosa che mi è presentata sento che non mi piace, io la rifiuto, senza badare ai commenti o ai giudizi degli altri, mi lamento piuttosto e faccio i capricci. Poi, soltanto in seguito, ecco intervenire l’adulto. Fa mente locale. Analizza il tutto. Prova a rintracciare le cause di tale rifiuto. Si dà risposte, sempre. Ad esempio, riguardo a “Il conformista” - perché mai a quel bimbo non è piaciuto? Egli risponde. Troppo politico. Troppo compiaciuto. Non profondo là dove è erotico. Estetico, sino al compiacimento assoluto. Che pensa troppo a farsi bello agli occhi dei critici. Uno di quei film che pretendono d’abbracciare con niente un preciso momento storico. Rimane perplesso, tutte queste risposte non lo convincono ancora. Resta il rifiuto di quel bambino, però, inconfutabile, come un gesto istintivo. Avete mai notato come un infante, dall’alto della sua purezza e della sua onestà intellettuale, preferisca guardare i volti belli e dalla pelle liscia, e rifiuti, al contrario, tutti quelli che sono brutti e rugosi? Non è il caso mio, in verità, né di questo film. Difatti “Il conformista” la pelle liscia ce l’ha, possiede un bel volto e addirittura profuma… nondimeno, ho preferito osservare altrove altre bellezze, altri occhi che forse più mi assomigliano.
kowalsky 26/10/2012 22:44:33 » Rispondi Qua no, non sono d'accordo con te, mi spiace