Goldust 6 / 10 30/11/2015 15:07:51 » Rispondi Lettura del Medioevo al contrario, dove l'onore ed il coraggio lasciano spazio alla codardia e alla farsa ed in cui i momenti riusciti sono almeno pari a quelli, deludenti, di una produzione votata al risparmio, con montaggio e regia quasi scolastiche. Gli stilemi del cinema di Monicelli sono ben riconoscibili ( gruppi sgangherati votati all'insuccesso, la morte come tappa obbligata e spesso grottesca, un'ironia amara sempre in sottofondo ) eppure tra parrucche palesemente fasulle ed un orso delle caverne più evoluto della compagnia stessa il livello d'ingenuità è quasi commovente; funzionano invece la canzone-tormentone di Rustichelli, i costumi eccessivi di Pietro Gherardi e le belle animazioni sui titoli di testa e di coda. E' comunque una pellicola divorata dall'istrionismo di Mastroìanni, che lascia le briciole ai suoi dirimpettai ( l'unico che potrebbe tenergli testa è Volontè ma è fuori parte ) e giganteggia con il suo linguaggio finto-forbito, un'intuizione firmata dagli sceneggiatori e da Monicelli stesso che dopo appena mezz'ora ha già stancato. Un film un pò sopravvalutato a mio parere, e decisamente troppo annacquato; qua e là diverte, ma mezz'ora in meno avrebbe giovato
hghgg 30/11/2015 15:12:09 » Rispondi Allora che questo tipo particolare di linguaggio e comicità possa non piacere è comprensibile. Ma, per quanto possa essere un banale errore di distrazione, dire Mastròianni al posto di Vittorio Gassman (e non è una differenza da poco) mi fa sorgere un piccolo dubbio, perdonami, sull'attenzione con il quale è stato visto questo film.
Goldust 01/12/2015 16:24:01 » Rispondi ahahah è vero, non so dove mi sia saltato fuori Mastroìanni, forse perchè inizialmente volevo fare un parallelo con I soliti ignoti ( visto che qualche somiglianza c'è ) ma poi ho sorvolato.. che figura!