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NOVECENTO regia di Bernardo Bertolucci

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  13/08/2006 23:23:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Novecento" è un film che ho amato molto, e che riveste un'importanza fondamentale per il mio amore per il cinema.
La prima volta tutto ti sembra splendido: un film colossale, un tentativo (come sarebbe stato ed è Heimat) di raccontare una vita, un secolo determinante della nostra storia.
Visto le volte successive, non ho potuto fare a meno di trovarne spunti interessanti e spesso geniali alternati ad altri risibili, affettati, di maniera.
L'8 giustifica la sua ambizione sfrenata, e - appunto - l'importanza che ha avuto in una certa fase della mia vita.
Tuttavia, se la prima parte (la famosa fase "Novecento parte I") risulta ancora affascinante ed evocativa, davanti all'imput ideologico della seconda parte tutto prende una piega sfavorevole. Direi anzi che il film di Bertolucci rischia di diventare enfatico, retorico, e diciamolo insopportabile.
Ottimi personaggi come quello del brutale fascista Sutherland vengono costantemente sommersi da una direzione equivoca atta a plasmare soltanto la veridicità della "Resistenza contadina" (il che non è esclusivamente vero, la storia ha avuto i suoi eroi e antieroi anche nelle campagne).
Mi domando spesso (e non è certo lo sfogo di un bacchettone, tutt'altro) come mai le scelte di Bertolucci finiscano per incentivare il clamore ad ogni costo, non pago dei guai avuti col precedente "ultimo tango".
Sarà un bisogno d'attirare l'attenzione questo voler essere trasgressivi e scandalosi? Fra l'altro, per colpa sua la povera Casini sarà ricordata per sempre come colei che ha interpretato una scena osè con De Niro e Depardieu...
Straordinario, invece, nella sua inattesa brutalità, l'omicidio di un bambino: di gran lunga una delle immagini piu' terribili del cinema italiano ma, nel contesto ideologico del film, purtroppo necessaria.
Incontestabilmente falso e retorico il manierismo finale, accademico e vagamente Cechoviano, che chiude il film.

Solo il grande amore che ancora rivolgo verso quest'opera controversa e di grande interesse - o forse solo per la capacità di innescare dibattiti anche a distanza di decenni - mi concede di tradire le mie critiche e di regalare (è il caso di dirlo) un (politico) 8
Invia una mail all'autore del commento wega  21/03/2008 16:41:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa scrivo spesso a te poi, cercherò di limitare, ma non ti ha infastidito tutta quella estrema ricerca del sensazionale? con immagini erotiche e non, esclusivamente fini a se stesse, altrochè bacchettone..(anche perchè così mi ci fai sentire me), secondo me questo film non è un capolavoro proprio per questo, a parte la confusissima ultima mezzora, con delle metafore di bassa lega come la conta dei maiali, fascisti inclusi.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  21/03/2008 19:41:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci sono tante cose che potevano essere evitate, ma l'ambizione a volte paga più del risultato... l'ultima parte è come dici tu da eliminare in toto