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NOVECENTO regia di Bernardo Bertolucci

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Charlie Firpo     8 / 10  16/08/2014 16:33:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stupendo affresco con i suoi pregi e difetti sull' Italia di inizio 900 e fino alla fine della seconda guerra mondiale, quasi mezzo secolo di Storia del bel paese.

Pregi: stupendi campi lunghi a immortalare una vasta paesaggistica e le usanze di quell' Italia bifolca e ignorantona tipica delle zone agricole il tutto reso molto realisticamente grazie all' utilizzo di masse di veri coantadini mangiarane, persone realmente sdentate, brutte e trasandante e di umile estrazione sociale. Molto azzeccata anche l'illuminazione giallastra tendente al color grano, sotto quest' aspetto niente da dire.

Difetti: eccessivamente lungo, si poteva accorciarlo almeno di 1 ora, impossibile vederlo tutto di un botto serve almeno una pausa di qualche oretta per poi riprendere con la seconda parte, questo perchè Bertolucci esagera e ci mette dentro troppa roba e non del tutto necessaria ai fini della trama, le prime 2 ore volano via, ma le restanti 3 assumono una certa pesantezza... e poi il finale è un' esagerato spottone elettorale che strombazza l'ideologia comunista , il giovane Bertolucci da buon radical chic ci mette tutta la sua ipocrisia da classico comunista di comodo con tutto il frasario da comizioal spiattellato ai quattro venti ma poi sotto-sotto in privato un avido capitalista di portafoglio.

Cose che non si possono vedere più ai giorni nostri e che possono dare fastidio : La scena pedofila di Lancaster, le riprese di un maiale che comunque sarebbe stato ucciso perchè il contesto contadino è reale e dovendo farlo lo hanno ripreso, l'uccisione di alcune anatre con lo schioppo e il maltrattamento ad un gatto che viene pure ucciso... qui mi piacerebbe tanto sapere fino a che punto è vero e dove inizia la finzione perchè altrimenti a Bertolucci se l'avessi a portata di mano gli potrei anche mollare una sberla a man rovescia che se la ricorderebbe per tutti gli anni avvenire.

Detto questo il film è un' opera di un certo valore artistico, ma non ha quella forza narrativa e quella potenza che hanno certe pellicole quali C'era una volta in America... anche se bisogna dire che quest'ultimo di Leone qualcosa deve a questo Novecento di Bertolucci, che a sua volta è ispirato all' epopea Coppoliana del Padrino specie il secondo, l'impiantistica che abbraccia le varie stagioni dell' età di un' uomo arriva da lì, solo che in Novecento e il film di Sergio Leone viene ampliata mostrando anche la fase adolescenziale.