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IL LADRO DI BAMBINI regia di Gianni Amelio

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Ciumi     8½ / 10  17/02/2010 18:02:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Torna davvero alla memoria, guardando questo film di Amelio (che si presenta bello sin dal titolo), “Ladri di biciclette”. Ma c’è una differenza tra le due opere che è sostanziale: è qui insistente, e in ogni sequenza prevale, ciò che solo a tratti nel classico di De Sica si scorgeva dentro al grande affresco di un paese ancora stordito dal passaggio della recente guerra: ovvero il racconto interiore e sentimentale dei suoi protagonisti; ed è anzi ogni episodio una piccola scoperta, un nuovo impulso verso tale comprensione, mentre appena nello sfondo appare, quasi rarefatta e livida nella fotografia, l’Italia dei primi anni Novanta.

Sin dall’inizio, Antonio viene lasciato anche dal collega: ad egli solo è assegnato – ai suoi occhi ingenui, ai suoi sguardi concentrati che stanno al centro delle scene più toccanti - il ruolo di farci da Virgilio, e di traghettare e di “rubare” i due bambini, attraverso l’inferno d’indifferenza e di rumori disceso da Nord a Sud, sino all’alba del loro limbo, un istituto per minori.

Queste sono quelle pagine di realismo che talvolta superano, e un poco mortificano, l’arte; e meglio ci avvicinano alle storie di vita che illustrano: di questi figli innocenti che un giorno forse saranno i colpevoli, vittime di quei genitori che un tempo furono degli innocenti.
Invia una mail all'autore del commento wega  17/02/2010 20:26:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Emozionantissimo questo film, curioso come, anche ne Lamerica ci sarà una "traghettata". Però quel film non mi ha colpito tanto, non so perché, il Merego lo premia appieno, come "Il Ladro di Bambini", ma chissà che c'ha visto lui.
Ciumi  17/02/2010 20:49:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Er Morando gli dà 3 ½ , mezza stellina in meno de “Il ladro di bambini”; er Merego boh, non l’ho mai avuto, dici uguale? Er Farino manco. Comunque non sempre mi trovo d’accordo con i dizionari. Vedremo.