Max_74 10 / 10 28/01/2017 17:10:04 » Rispondi Vita in un paesino di provincia di cinque amici tra noia, bravate e miserie quotidiane. Sette anni prima de 'La dolce vita' (quasi anticipata dalla 'fuga' a Roma da parte di Moraldo / Interlenghi) Fellini mette in scena già gran parte di quegli elementi che diverranno propri nella sua filmografia a venire: il ricordo, la visionarietà, la cattiveria, la poesia. Uno stile inconfondibile e una grande direzione d'attori nel quale è difficile non immedesimarsi, soprattutto per chi ha vissuto davvero certi contesti. Girato a Roma e dintorni (le sequenze sulla spiaggia sono al Lido di Ostia) imitatissimo da tanti registi e attori a venire. Tanto per citarne qualcuno: Monicelli con il suo 'Amici miei' o Verdone con la sequenza d'apertura incredibilmente simile a quella di 'C'era un cinese in coma' o Fabrizi / Fausto preso a cinghiate in stile Mario Brega in 'Borotalco', e tanto altro ancora. Celebre il 'lavoratori' gridato da Sordi per strada. Il termine 'vitelloni' ha origini pescaresi e si riferisce a persone 'nullafacenti'. Ironia della sorte: Sordi , più di trent'anni dopo, reciterà in 'Troppo forte' di Verdone nel personaggio che inizalmente era stato scritto per Leopoldo Trieste. Il miglior Fellini di sempre.