caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

I VITELLONI regia di Federico Fellini

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Terry Malloy     9½ / 10  23/02/2007 18:49:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non domandare tu mai
quando si chiuderà la tua
vita, la mia vita,
non tentare gli oroscopi d'oriente:
male è sapere, Leucònoe.
Meglio accettare quello che verrà,
gli altri inverni che Giove donerà
o se è l'ultimo, questo
che stanca il mare etrusco
e gli scogli di pomice leggera.
Ma sii saggia: e filtra vino,
e recidi la speranza
lontana, perché breve è il nostro
cammino, e ora, mentre
si parla, il tempo
è già in fuga, come si ci odiasse!
Così cogli
la giornata, non credere al domani.

al di là dell'impostazione latina della celebre lirica di Orazio, questo è un messaggio universale, accolto favorevolmente in tutte le epoche fino a noi.
non si vuole entrare in argomento religioso, ma è possibile che la cristianità di Fellini abbia contribuito a smontare l'adagio oraziano con questo straordinario film. infatti I Vitelloni sono un'anticipazione dei tempi nostri, della società odierna e con l'onestà che caratterizza l'opera di questo grande regista vengono proprio dal bagaglio di ricordi del Federico quindi come successo per tutta la sua filmografia, ciò non è principalmente un intento (il voler dare un'impronta così pessimistica e anche presuntuosa della società) studiato, bensì una fedele trasposizione di ciò che Fellini vedeva allora.
un gruppo di scampaforca, di perdigiorno, di rompicollo (termini letteralmente manzoniani :) ) vive spensieratamente nella città di Rimini divertendosi e giocando come se i trent'anni non pesassero, tuttavia con la gravidanza di Sandrina viene smontato questo giro e a poco a poco con una sceneggiatura bellissima e ironica, ma amarissima sono messi in luce tutti i problemi di coscienza che hanno questi: soprattutto con Alberto (magistrale Sordi) nella scena del Carnevale (una delle immagini più belle della storia del cinema) capoavolgendo (l'origine medioevale di questa festa è proprio questa, capovolgere la realtà) il suo ruolo e la sua persona brilla il disagio interiore, la profondità nera di questo ragazzo, che vive come non vorrebbe ed assillato dal desiderio di sposarsi e dalla paura delle responsabilità e qui non si può che piangere insieme a quel grande attore che è Alberto Sordi...
quindi con il personaggio di Franco Interlenghi (bravo) Fellini si sbilancia in un rimprovero ferocissimo (mi ha contagiato fortemente grazie al suo talento nel parlare con le immagini) verso il suo egoismo e la sua inesistente coerenza il che si riassume in uno sguardo carico di significato e tensione lanciato da Alberto a questo quando la povera Sandra sparisce all'entrata del Vitellone per eccellenza in macchina (riguardatevi questa scena perchè è la chiave del film). alla fine quindi si critica questo modus vivendi oraziano all'insegna della libertà senza responsabilità togliendo queste "impurezze" come nella filtrazione del vino (cit vedi sopra) usando questa bevanda come unico strumento per alleviare i dolori della vita.
infine Fellini risponde energico al suo pessimismo con la figura di Riccardo Fellini che alla fine parte e se ne va, abbandona la morte e sceglie la vita.
Marlon Brando  23/02/2007 19:46:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono d'accordo, tranne per il nesso con la cristianità di Fellini (e forse anche con Orazio), non proprio un credente D.O.C., dalla religiosità molto tormentata.
Ma cos'era Fellini? Un rivoluzionario del costume vigente? O un moralista travestito? Boh... ***** ne so!

(Moraldo è interpretato da Interlenghi, non da Fellini...)
Terry Malloy  28/02/2007 14:06:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
quindi il ragazzo che se ne va alla fine in treno è Interlenghi?

secondo me Fellini fu il tipico cristiano tormentato poichè attivamente pensante a cui non piaceva troppo il sistema ecclesiastico, ma che comunque credeva in Dio, almeno abbastanza da biasimare il comportamento Vitelloniano del protagonista senza responsabilità e cognizione e misura, senza domandarsi del futuro, appunto come dice Orazio
Marlon Brando  28/02/2007 15:10:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, è lui che tra l'altro c'è anche in SCIUSCIA' (eh eh)

Sì, hai ragione a dire che Fellini era un cristiano tormentato (e poi, in fondo, chi non lo è?).
Comuque mi fa piacere che ti sia piaciuto così tanto.

Terry Malloy  28/02/2007 19:46:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fellini genio
Marlon Brando  28/02/2007 20:49:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fellini figo