wuwazz 9 / 10 11/12/2009 15:00:11 » Rispondi Mi sarebbe piaciuto averlo visto un'altra volta prima di commentarlo, ma la voglia di scrivere su questo film era troppa, e quindi mi sono gettato in questa impresa.
..quando è finito il film, sono rimasto immobile con lo sguardo fisso sullo schermo mentre "Somebody to love" dei Jefferson Airplane suonava a tutto volume. Dopo un paio di minuti mi sono alzato e mi sono incamminato verso la macchina. sono entrato nella vettura e ho eseguito meccanicamente i consueti gesti preparatori alla partenza: chiave, cintura, accensione, luci. Completo stato catatonico fino al primo semaforo. Poi, mentre si accende il verde e riparto, ripenso al finale: "Lawrence Gopnik, venga all'ospedale per parlare delle sue lastre", un tornado che sta per abbattersi sulla cittadina (credo metafora dei grossi, seri problemi che stanno arrivando, e che sembrano rendere nulle persino le questioni di denaro) Il gatto di Schrodinger. Si, il gatto di Schroedinger, perchè comunque, con tutte le premesse possibili, se non c'è l'osservazione, se il film non continua, tutto e il contrario di tutto potrebbe succedere. La scatola con dentro il gatto è rimasta chiusa. Ma... è mai stata aperta? Anche se il film fosse continuato per un pò, e ci avesee dunque rivelato il significato delle lastre o la traiettoria del tornado... saremmo stati più soddisfatti? La vita è strana, la vita è caos-caso (che però qua è portata un pò paradossalmente al limite), può succedere tutto, e non sempre vi è una spiegazione, non c'è poi così tanta razionalità nella vita. La scatola (con dentro il gatto) è sempre chiusa, la verità non la scopriremo mai. Nessuno sa perchè certe cose accadono, o come fare per risolverle. Nemmeno le persone più sagge possono aiutarti. Come potrebbero? Neanche loro (con tutto l'alone di saggezza) che hanno intorno sono detentori della verità. é molto bella la scena in cui Danny finalmente si trova di fronte al rabbino più saggio, aspettando di essere "investito dalla saggezza" delle sue parole... "Quando la verità... si scopre essere falsità, e tutta la speranza... se ne va... Cosa si fa?..." silenzio di Danny, silenzio in sala. Queste parole eppure suonano familiari..."When the truth is found to be lies and all the joy within you dies..". Jefferson Airplanes. Danny sorride e se ne va: il rabbino più saggio gli ha dato la sua approvazione (!!!)
quando la propria vita cade a pezzi, quando tutto va male e ogni fatto sembra essere dovuto ad una maledizione terribile... l'unica cosa che si può fare è... "accogliere ciò che accade con semplicità": la stessa semplicità-facilità con cui in apparenza sembrano accadere le sciagure, perchè ci sono cose che non si possono risolvere con matematica o logica certezza, può darsi che nessuno arriverà mai a darti una pacca sulle spalle dandoti dei consigli sulla vita su cosa è giusto e cosa è sbagliato... tutte le certezze crolleranno e potrà sembrare di aver sbagliato tutto nella vita...e allora... cosa farai? Andrai a messa strafatto d'erba?:)))
Troppe altre cose ci sarebbero da dire... Parlare dei sogni di Larry, d alcune critiche sociali verso categorie specifiche di persone... ma per non dilungarmi faccio una rapida carrellata delle cose che mi sono particolarmente piaciute: -il prologo in polacco -la storia dei denti raccontata dal 2° rabbino -Larry che fissa immobile dal ttto di casa sua l'immobile realtà in cui vive: l'assurdità e la stranezza dell'immobilità normalità (sembra un alieno atterrato su un altro pianeta, da lì siche guadagna... prospettiva!!!) -Il pezzo che manifesta l'assoluta inutilità dell'avvocato -La cerimonia di Danny completamente fatto -le parole del rabbino Marshak a Danny -Il dialogo di Larry con lo studente che cerca di ricattarlo -i titoli di testa comparire a tempo di musica sulle note di "somebody to love"
Una cosa dimenticavo: Non sembra sia mutato il contesto dagli ultimi film fatti, (e in particolare lebowski, non è un paese per vecchi e burn after reading) qui però in questo film i coen trapiantano nella loro filosofia (che non è poi molto lontana dalla realtà... ma solo un pò portata all'estremo) una persona media-normale. Infatti sia il drugo, che Bardem che Brolinsembrano proprio (seppur in maniere differenti) accettare ciò che accade, che sia strano, terribile, disumano, grottesco, con incredibile semplicità... come se fossero le cose più normali del mondo (appunto) cosa Che Lawrence Gopnik non riesce a fare... cosa che la maggior parte delle persone non riuscirebbe a fare.
StranzCronenber 12/12/2009 00:53:52 » Rispondi cioè, in pratica, ti è piaciuta ogni singola sequenza! ahahaha
fiesta 12/12/2009 14:59:54 » Rispondi la maggior parte delle persone in sala si facevano le stesse domande del protagonista...cercare il senso,il senso il senso...sperare nel finale che non porta a nulla... per poi esclamare:questo film non significa niente... le persone non vogliono immaginare!