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INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO regia di Elio Petri

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ULTRAVIOLENCE78     8 / 10  09/12/2007 12:31:34 » Rispondi
"Qualunque imposizione faccia su di noi, egli è servo della Legge e come tale sfugge al giudizio umano".

Queste parole, tratte da "Il processo" di Kafka e inserite al termine del film, sintetizzano perfettamente il senso dell'opera di Petri.
Il regista, inscenando una sorta di "indagine kafkiana" sulla Legge, rappresenta, con toni esaperati e grotteschi -ben noti agli amanti dello scrittore praghese- l'impotenza e la frustrazione dell'uomo di fronte ad una macchina, quella della Giustizia appunto, che si muove secondo meccanismi impenetrabili, torbidi e occulti, e che spesso giunge a conclusioni opposte a quelle per cui è stata originalmente istituita.
E' la manifestazione di tutto un sistema, intimamente viziato dalle pastoie burocratiche e da logiche paradossali, che è teso ad una Verità altra rispetto a quella reale, ma che essendo tale per il sistema stesso deve essere incondizionatamente accettata dai cittadini.

Semplicemente immenso Volontè nel rappresentare la scissione di un soggetto, da un lato mosso, in quanto uomo della Legge, dal fine di reprimere falsi reati e di assicurare alla Giustizia falsi delinquenti, creati artatamente e subdolamente dalla mente inacessibile del Legislatore; dall'altro consapevole del paradosso e della follia dell'Ordinamento precostituito, di cui lui è una "longa manus" vivente e tangibile.