alex75 9½ / 10 13/02/2008 10:04:31 » Rispondi Magnifico esempio di cinema politico ma non solo. Il protagonista (un Volontè da ovazione) è un personaggio molto più complesso di quel che allora sembrò. Certo il clima in cui vide la luce per mano del dimenticato Petri (uno dei più interessanti registi italiani di sempre) è quello della tensione ideologica e politica del post Sessantotto ma questa pellicola è anche un indimenticabile teorema sulla natura umana nelle sue sfumature più inquietanti. Il rapporto che lega il capo della sezione omicidi alla sua amante (una splendida Bolkan) è da manuale clinico sul sadomasochismo, la sua sfida all'Istituzione attraverso l'omicidio ha il sapore di un lucido delirio e l'intera vicenda vissuta attraverso i fiammeggianti sguardi del protagonista è un magistrale trattato sulla paranoia