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L'ECLISSE regia di Michelangelo Antonioni

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Crimson     9 / 10  21/05/2006 23:32:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film sostanzialmente in linea con i due predecessori, anche se con un finale che pur trasmettendo lo stesso senso di vuoto e di feroce malessere, esprime il messaggio in modo diverso e non-umano (ma di più non posso rivelare in merito).
Il titolo sembra proprio avere una doppia ambivalenza: è l'eclisse della società, vittima della schiavitù verso l'utile, e l'eclisse delle emozioni e delle relazioni umane. Un'indagine che coglie sia l'interno che l'esterno dei protagonisti. Piero è il simbolo di una classe emergente che ha un'attaccamento viscerale per il denaro che copre ogni sensibilità e in sostanza sembra disumanizzare l'uomo stesso (esemplificativo a tal proposito l'episodio dell'incidente: sembra importargli solo della carrozzeria; e poi basti pensare a come tratta l'uomo che ha perso tutti i propri risparmi in borsa). E ancora una volta sullo sfondo di questa realtà che già di per sè è alienante c'è il legame irrealizzabile, non solo tra Piero e Vittoria ma che si estende a qualunque essere umano (e da qui il richiamo al finale).

Piero: "poi uno che entra nel giro (della borsa) s'appassiona..."
Vittoria: "s'appassiona a che cosa??"