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MULHOLLAND DRIVE regia di David Lynch

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fidelio.78     8 / 10  12/12/2005 12:38:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come fare film che nel suo interno porta sentimenti e fobie dell’età moderna, ma al tempo stesso non spiegando ma mostrando?
La risposta a questo quesito è Mullholland drive.
Le pulsioni sessuali più inconfessabili con riferimenti al complesso edipico, le paure più nascoste sono ancora una volta oggetto dello studio di Lynch.
Ancora una volta il mio consiglio è quello di lasciarsi andare, di non cercare spiegazioni, ma di assorbire le immagini e di lasciarsi suggestionare da esse abbandonando all’inconscio il compito di trovare dentro di noi le paure sfiorate o addirittura centrate.
Meno bello a mio avviso rispetto a “Strade perdute”, ma non per questo meno affascinante.
Invia una mail all'autore del commento doncorleone  10/02/2006 16:49:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caroi fidelio.78 sono assolutamente d'accordo con te, per quanto riguarda il tuo consiglio di assaporare questa grande opera lynchiana senza affannarsi troppo nel cercare spiegazioni razionali ma abbandonandosi al flusso impetuoso delle immagini ( per altro splendide). Questo però non deve precludere ad altre visioni sicuramente "costruttive" e che possiono avvalorare maggiormente la prima visione.
fidelio.78  11/02/2006 11:58:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le seconde e terze visioni nei film di Linch sarebbero quasi un obbligo.....ma secondo me il film va vissuto e basta perchè esistono così tante possibili spiegazioni (più o meno le stesse che si potrebbero dare ad un sogno o ad un incubo) che si rischierebbe di perdersi nei labirinti della semiotica tralasciando l'aspetto fondamentale del film.
E' chiaro poi che ognuno troverà dentro di se dopo l'assimilazione del film le risposte ai quesiti, ma per fare ciò il film deve sembrare un nostro sogno.
Ciao!!
Invia una mail all'autore del commento doncorleone  12/02/2006 15:51:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Approvo tutto quello che hai detto, bella risposta cmq e grazie per l'attenzione dedicatami. Volevo chiederti se hai visto l'ultimo film di Malick, il controverso The new world e sapere cosa ne pensi.
Inoltre mi piacerebbe conoscere quali sono i cineasti che più stimi, più o meno attuali. ( I miei preferiti sono Hitchcok, Bergman , Ford, Truffaut, Bergman, Kubrick, Leone, Fellini e Welles. Inoltre stimo molto Lynch, Scorsese, Bertolucci (qualcosa), De Palma, Coppola, De Sica, Kazan, lo stesso Malick, Kim Ki-duk, ah dimenticavo l'immenso Chaplin...)
fidelio.78  13/02/2006 11:28:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No. Purtroppo non sono riuscito ad andare al cinema per vederlo.
Per quanto riguarda i cineasti che seguo con interesse al momento sono Von Tirer, Ferrara, Junet, Kusturica, Kim Ki Duk.
Ci sono poi cineasti che al momento stanno facendo un pò schifo, ma che in passato hanno realizzato grandi film (Scorsese, Coppola, De Palma) e che quindi spero possano tornare a quei livelli.
Lynch è unico e si mantiene sempre su livelli altissimi.
In generale comunque mi piacciono tutti gli autori da te citati, ma se ne dovessi citare pochi, allora sceglierei Leone e Bergman.
Inoltre adoro il cinema di Dryer, Murnau e Lang (sia i film muti, che quelli sonori). Secondo me sono stati dei cineasti geniali e Tabù di Murnau rimane, secondo me, ancora oggi uno dei migliori film della storia del cinema.
Invia una mail all'autore del commento doncorleone  13/02/2006 15:13:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Leone e Begman insieme ad Hitchcock compongono la mia triade perfetta!
Sono contento che ti piaccia Leone, un regista davvero sottostimato e snobbato dalla critica e che invece io reputo grandissimo anche perchè ogni suo film, dalla trilogia del dollaro a giù la testa, a c'era una volta il west a c'era una volta in America, sua summa e testamento nonchè forse capolavoro inarrivabile del cinema moderno, è un'opera d'arte , senza eccezioni di sorta. Per quanto riguarda gli altri , di Dreyer vorrei vedere Ordet la parola e Giovanna d'Arco anche se non sono facili da reperire, di Lang ho visto lo splendido M, il mostro di Dusseldorf, veramente strepitoso e vorrei vedere Metropolis, Murnau lo conosco solo di nome...
Su Scorsese, Coppola e De Palma ho parecchie perplessità in merito all'eventualità che possano ancora sfornare capolavori, quelli erano i registi della cosiddetta seconda generazione, con Cimino ed altri anche, probabilmente ormai in empasse creativa ( P.S. Oltretutto Coppola si è dato alla produzione vinicola quindi i fasti di Apocalypse now o dei Padrini appaiono lontani anni luce...) Ripongo molta fiducia in Kim ki-duk, di cui ho visto la maggior parte dei film, con crescente interesse fino al bistrattato ma pur validissimo L'arco; tornando a Malick non so se lo segui oppure lo stimi (secondo me è un regista/artista molto in gamba e con una grande sensibilità) ti suggerisco di vedere il suo ultimo lungometraggio The new world, perchè al di là dei gusti personali, è un film che si distacca nettamente dalla produzione cinematografica attuale , irrompendo con i suoi tempi morti, con il suo ritmo estenuantemente lento etc etc Insomma da vedere soprattutto in un panorama statico ed abulico come quello del cinema americano ( ed europeo) di oggi.
Ti ringrazio per la risposta e ti mando un saluto con la precisazione che io sono sempre quì, qualora volessi dare un prosieguo alla nostra conversazione.
Ciao !
Inoltre volevo sapere cosa ne pensi di 2 registi ( magistrali e geniali , soprattutto il primo, ma vittime oggi di fenomeni modaioli e di santificazioni frettolose) ovvero Kubrick e Tarantino.
fidelio.78  13/02/2006 17:20:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mallik lo conosco poco, ma "la sottile linea rossa" mi è piaciuto moltissimo.
Ti consiglierei di recuperare assolutamente i film di Murnau. Ad esempio "Aurora" lo trovi pure da Blockbuster.
Kim Ki Duk è un regista che ho apprezzato moltissimo, anche se il suo ultimo film non mi ha esaltato (la recensione, non so se l'hai letta,è mia).
Leone è il mio maestro e C'era una volta in America è il più bel film della storia del cinema.
Kubrik è stato uno dei più grandi registi e artisti del secolo. Ha girato quasi tutti capolavori e non si è mai piegato alle leggi dello star sistem hollywoodiano.
Tarantino secondo me invece è decisamente sopravvalutato. O forse la troppa esaltazione gli ha fatto male.Non condivido il suo cinema "ludico" fatto solo di inquadrature e personaggi da fumetto.
I suoi primi film erano grandiosi ("Le iene" e "Pulp Fiction") perchè comunque rimanevano ancora agganciati alla logica di una storia. Inoltre i personaggi risultavano fantastici, scolpiti e indimenticabili.
Poi il troppo successo deve avergli fatto dimenticare di essere un grandissimo sceneggiatore e i due Kill Bill recano il danno mortale di essere pura immagine. La prima volta ti divertono, la seconda manco lo guardi perchè è una pura *******ta.
Io preferisco il cinema di Bergman e Dryer dove il dramma umano è il vero protagonista. PEr questo il più grande regista secondo me è stato proprio Leone:è uno dei pochi che sia riuscito a coniugare immagini, storie e personaggi con uno stile persolnale e assolutamente al di fuori degli schemi di quel tempo (idem per Kubrik).
Invia una mail all'autore del commento doncorleone  13/02/2006 19:06:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
D'accordo su C'era una volta in America miglior film della storia del cinema, forse solo 2001 odissea nello spazio può insidiarlo. Per quanto riguarda Kubrick è un cineasta di capitale importanza per il cinema tutto sebbene io non ritengo che abbia sfornato solo capolavori ( infatti il suo unico ma sfavillante capolavoro rimane 2001 odissea nello spazio e poco più sotto Barry Lyndon), gli altri sui film a mio avviso seppure grandi film non sono capolavori, opinione personalissima...
Tarantino, prima lo odiavo, devo dire un pò pregiudizialmente ora ho visto i 2 kill bill e Pulp fiction: è sicuramente un regista di talento che fa gioco forza sulla sua immensa cultura cinematografica, come hai detto tu straordinario nelle vesti di sceneggiatore e di autore di dialoghi ( solo Leone lo eguaglia), riguardo a kill bill (non faccio differenza tra l'1 e il 2 considerandoli come un'opera unica anche se il secondo è forse superiore) è un esercizio di stile, una sperimentazione tra l'altro molto ben riuscita, se si giudica con i parametri classici di cinema risulterà scadente e banale, manca di una trama solida e di dialoghi incalzanti e poi è sovraccarico di citazioni a destra e manca attinte soprattutto ad Oriente, però vedendolo nell'ottica di un esercizio stilistico ( con tutti i limiti che esso comporta) oppure come un cocktail di generi affastellati in modo spregiudicato è meraviglioso, zeppo di trovate registiche geniali, frenetico poi lento, esagerato in pieno tarantino's stile insomma inteso come opera cinematografica in senso ampio ha il suo pieno valore...
Pulp fiction si regge invece su canovaccio incrollabile , interpretazioni superbe, montaggio magistrale e sceneggiatura da urlo, è probabilemente migliore complessivamente dell'esperimento kill bill anche se scevro di quelle follie registiche che tanto adoro nello stesso kill bill. Cmq credo sarà poi il tempo a decretare la valenza effettiva di queste opere e nel mio caso anche ulteriori visioni delle medesime; rimango dell'idea che Tarantino sia lungi dall'essere un genio come lo etichettano i più benchè abbia portato un'innegabile ventata di novità nel cinema mondiale, certo le sue opere sono prettamente "ludiche" è un cinema "immorale", "un pò sadico,giocoso, voyeuristico, quasi di serie B se vogliamo definirlo così , senza declassarlo, tuttavia i contenuti sono presenti a mio avviso seppur latenti . Solo il tempo ci rivelerà se l'opera tarantiniana sarà immune dal passare delle mode e riuscirà a travalicare il contesto di cui oggi sembra specchio così efficace, sarà il tempo a dirci se il cinema ludico di Tarantino era espressione solo di un certa fase della società e quindi confinato un'era consumistica fatta di Mcdonald, pancette, frivolezze etc oppure cinema allo stato puro in grado di affrancarsi dalle peculiarità del tutto contigenti, che pure lo contraddistinguono oggi in modo inconfondibile! Bergman , come ho già detto sopra lo adoro , di lui ho visto Sussurri e grida (forse il suo migliore), il settimo sigillo, il posto delle fragole, fanny and alexander, il silenzio, scene da un matrimonio, la fontana della vergine, persona, sarabanda).
Ciao!
fidelio.78  14/02/2006 11:21:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'ultimo Taratino è solo un regista di B mivie con un casino di soldi da poter spendere. Non so fino a che punto si possa considerare sperimentazione il realizzare un film che in effetti è solo un manga giapponese. Non so poi quanto il tempo giovi ad una lucida analisi sul cinema. Se pensi che oggi c'è chi vorrebbe rivalutare i filmacci della commedia sexy italiana......
Invce credo che Kubrik abbia girato oltre a qulli da te citati almeno atri due capolavori:Arancia Meccanica e Full metal jacket.
Di Bergman i film che prediligo dùsono Persona e Fanny and Alexander. Seguono Sussurri e grida ed Il settimo siggillo.
Recupera i filim di Murnau !!!!!
Ciao!
Invia una mail all'autore del commento doncorleone  10/02/2006 16:49:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caroi fidelio.78 sono assolutamente d'accordo con te, per quanto riguarda il tuo consiglio di assaporare questa grande opera lynchiana senza affannarsi troppo nel cercare spiegazioni razionali ma abbandonandosi al flusso impetuoso delle immagini ( per altro splendide). Questo però non deve precludere ad altre visioni sicuramente "costruttive" e che possiono avvalorare maggiormente la prima visione.