BlackNight90 10 / 10 04/04/2010 03:12:03 » Rispondi Solo Lynch può rendere tanto terrificanti due vecchietti e un barbone da fartela fare sotto. Capolavoro assoluto di uno dei pochi geni del cinema ancora in circolazione.
Per poter riuscire a comprendere subito questo capolavoro bisognerebbe che Lynch fosse seduto accanto a noi, a suggerirci tutto quello che gli passava per la testa. Ma poi verrebbe voglia di zittirlo malamente, ed abbandonarci al libero fluire dei suoi sogni, delle sue associazioni mentali. Il Genio di Lynch sta a mio parere nell'aver colto l'essenza del cinema ed avergli ridato di nuovo la grande dignità dell'arte: non conta tanto la storia narrata, o meglio la storia è solo un mezzo, il vero fine è l'atto di mostrare in sé, il poter comunicare le emozioni e l'illusione che il cinema altro non è: credo che la scena del teatro, oltre a essere una delle migliori di tutta la storia del cinema, sia anche rappresentativa in tal senso. E non a caso siamo a Hollywood (con la quale Lynch, giustamente, non ha buoni rapporti e di cui ne fa un ritratto spietato), la 'città dei sogni': ma i sogni di chi? Che poi, ad essere pragamatici, ad una seconda visione la trama è quasi del tutto chiara: un viaggio nella psiche e nell'inconscio, l'impero della mente di cui David è l'imperatore indiscusso. Lynch prende spunto dal surrealismo (evidente la citazione della chiave di 'Meshes of the afternoon' di Maya Deren) ma lo riformula, lo ricrea per esprimere il suo io più profondo: il che lo rende uno dei pochi artisti nel cinema degni di chiamarsi così. Splendide e sensualissime Naomi Watts e Laura Harring, regia perfetta e musiche di Badalamenti che si sposano perfettamente con il grande impatto visivo delle immagini.