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MULHOLLAND DRIVE regia di David Lynch

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dunkan     2 / 10  11/10/2011 13:59:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi accodo ai due precedenti post. Sono certo che questa tipologia di film la ami o la odi. Non ci sono vie di mezzo. Vederlo e andare a tastoni nel tentativo di capire cosa aveva in mente di trasmettere il regista è assurdo. E puoi guardarlo quante volte ti pare, se non fai una ricerca per capirne il significato, o meglio ancora, leggere una sua interpretazione, rischi di aver perso solo tempo.
Bocciato.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  11/10/2011 14:07:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tuo e gli altri pseudo-commenti equivalgono a una bestemmia... non è così astruso il messaggio di Lynch, questo è Cinema con la C maiuscola, un capolavoro indiscusso. Ti consiglio di far combriccola con gli altri per andare a vedervi chessò un cinepanettone o qualche commediola americana, forse il significato di quei film vi sembrerà più chiaro
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  11/10/2011 14:56:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti metto qui il commento di tale Banchelli, che puoi trovare a pagina 1 dei commenti a questo film.
Ah, per informazione ho cancellato il tuo fake, spero non ti sentirai solo.


Ecco il senso del film:Diane Selwyn (interpretata da Naomi Watts, l’attrice bionda) arriva a Los Angeles proveniente da Deep River, Ontario che, come lei stessa la definisce, è una piccola città: non certo il posto ideale per una giovane attrice lesbica con l’ambizione di sfondare nel cinema. Non essendo supportata dai genitori nel suo tentativo di diventare una stella di Hollywood, Diane (come spiega a CoCo) ha usato l’eredità di sua zia (anch’essa inserita nell’industria del cinema) per finanziare il suo trasferimento da Deep River a Los Angeles.
A Los Angeles Diane partecipa all’audizione per il ruolo di protagonista in un film intitolato “The Sylvia North Story”. Si tratta di un musical ambientato nel 1950 diretto da un certo Bob Brooker. Diane vuole veramente questa parte e si sente la candidata ideale per il ruolo, forte anche del fatto di avere vinto a suo tempo una gara di ballo. Tuttavia non fa colpo sul regista e questi assegna la parte a Camilla Rhodes (interpretata da Laura Harring, l’attrice mora). E’ quindi sul set di questo film che Diane e Camilla si conoscono e divengono amanti. Lo stile di vita modesto di Diane ci lascia intendere quanto faccia fatica ad ottenere parti ed è per questo che Camilla si offre per aiutarla ad averne alcune minori in qualche altro film. Sfortunatamente per Diane, Camilla incontra Adam Kesher, un giovane regista di successo, e si innamora di lui. La conseguenza è che Camilla gradualmente esclude Diane dalla sua vita. Diane viene invitata ad un party a casa di Adam Kesher su Mulholland Drive..il suo viaggio verso la casa viene però interrotto da Camilla che la accompagna a destinazione. Diane è scossa dall’atteggiamento di Camilla al party, infatti questa flirta con Adam e bacia un’altra donna davanti ai suoi occhi. L’alienazione di Diane è poi spinta ai massimi livelli dall’anziana madre di Adam, CoCo, che le porge domande sulla sua vita e sul suo background, domande alle quali Diane risponde in modo imbarazzato dal momento che le fanno ricordare i suoi fallimenti nel tentativo di sfondare ad Hollywood. Tutto ciò ha come effetto di accrescere il risentimento di Diane nei confronti di Camilla, Adam e più in generale di tutto il business cinematografico di Hollywood.
Quando Adam e Camilla annunciano il loro fidanzamento, Diane fatica a mantenere l’autocontrollo, e i suoi occhi girano introno alla stanza: in questo modo vede fugacemente alcune figure presenti come il cowboy, l’attraente bionda, alcuni personaggi simili a dei gangster e CoCo.
A questo punto Diane decide di assumere un assassino, e lo fa presso il Winkie Caffè, su Sunset Blvd.. Diane vuole che lui uccida Camilla Rhodes. Ci sono sei importanti elementi in questa scena:
1. Il Winkie caffè stesso e quello che rappresenterà
2. L’assassino
3. la fotografia di Camilla (sempre interpretata da Laura Herring) accompagnata dalla frase: “E’ lei la ragazza”
4. La borsa dei soldi
5. La chiave blu
6. L’uomo coi capelli scuri vicino al bancone
A seguito di questo incontro Diane ritorna a casa e si addormenta…l’inizio del suo sogno è di fatto l’inizio del film…
La prima immagine che ci viene proposta è relativa al successo ottenuto da Diane in una gara di recitazione nella quale appaiono i suoi genitori (orgogliosi) posizionati in piedi al suo fianco.
Adesso riceviamo un veloce flash-back della realtà, infatti si vede un passaggio di camera sul letto su cui sta dormendo Diane, il respiro amplificato indica che è nel bel mezzo di un sogno.
Torniamo poi al sogno con la scena in cui Laura Herring (Camilla nella realtà, come abbiamo detto) viene condotta in auto nella stessa parte della Mulholland Drive dalla quale Diane si era diretta al party.
Il tragitto viene interrotto nel medesimo punto e la reazione di Camilla rispecchia quella che era stata di Diane nella realtà (“questa non è la nostra fermata”). Ora appare per la prima volta nel sogno un riferimento all’assunzione da parte di Diane dell’assassino, tale riferimento è rappresentato dall’autista che tenta di uccidere Camilla. Tuttavia la fantasia di Diane non permette che ciò accada…capita quindi un incidente stradale in cui rimangono uccisi gli assassini ma non Camilla che fugge.
Seguono una serie di sequenze che mostrano il disorientamento e la paura di Camilla. Camilla decide poi di infilarsi in una casa dove una signora coi capelli rossi si sta preparando per un lungo viaggio (scopriremo più tardi che questa donna è Ruth, la zia di Diane che nella realtà è morta).
La scena successiva ha luogo da Winkie Caffè ed è fonte di molta confusione per lo spettatore del film. L’uomo con i capelli scuri che era in piedi vicino al bancone quando Diane ha assunto l’assassino sta raccontando ora ad un conoscente un incubo che recentemente lo tormenta. Tale incubo ha luogo sempre nel ristorante e riguarda un uomo mostruoso nascosto dietro il ristorante stesso. Apparentemente l’uomo con i capelli scuri, esasperato ed atterrito dall’incubo, si è recato da Winkie allo scopo di verificare l’effettiva presenza di quel mostro. Così i due uomini (l’uomo con i capelli scuri e l’amico) si incamminano sul retro e scoprono che la grottesca figura si trova effettivamente lì. Questa scena simboleggia il fatto che è impossibile fuggire dalla realtà, infatti l’orrore è per l’uomo con i capelli scuri presente tanto nel sogno quanto nella realtà. Lo stesso succede a Diane visto che la sua realtà è il fallimento ed anche la sua fantasia sarà caratterizzata dal fallimento: è la realtà che forgia le fantasie…il mostruoso viandante rappresenta questo. Le scene che hanno luogo da Winkie sono una metafora della realtà, in questo film.
La scena seguente è quella di Diane che arriva a Los Angeles. Ovviamente siamo sempre nel sogno e si tratta di una idealizzazione di se stessa (luci scintillanti, soft music e dialogo sobrio ce lo indicano chiaramente). Inoltre Diane si ri-nomina “Betty” ed è qui accompagnata dall’anziana coppia già vista in precedenza (ovvero i genitori, che qui vengono considerati come due persone qualsiasi incontrate casualmente in viaggio), coppia che le porge gli auguri per il suo lavoro di attrice nella quale vuole sfondare. Anche questa scena è disseminata di elementi che hanno radice nella realtà, come ad esempio il fatto che i due coniugi ridono alle spalle di Betty una volta averla lasciata: ciò simboleggia il presentimento dei genitori circa il fallimento di Diane, motivo per il quale l’avevano scoraggiata riguardo al trasferimento ad Hollywood).
Ci ritroviamo poi nell’appartamento nel quale Camilla è nascosta…quando Betty arriva viene accolta con calore da CoCo, che nel sogno di Diane si presenta come un personaggio molto materno e disponibile. Betty va alla scoperta del “magnifico” appartamento fino a che trova Camilla nel bagno. Camilla le spiega di essere rimasta coinvolta in un incidente ma di non ricordarsi nulla a parte questo. Camilla adotta il nome di “Rita”, prendendo spunto dalla locandina di “Gilda” (con Rita Hayworth, per l’appunto) che è appesa al muro. A questo punto Betty ci dà una mano a capire quello che sta succedendo implicitamente nel film, quando dice: “sono arrivata qui da Deep River, Ontario, ed ora mi trovo in questo posto da sogno”. Rita si sente debole e Betty gentilmente si offre di darle una mano. E’ evidente come Diane stia cercando nella fantasia di tramutare in positive le cose negative della sua vita reale: ha creato nuove identità per se stessa e per la donna che ama e si è costruita una promettente carriera di attrice; inoltre sta per sognare cose negative sulle persone che hanno avuto un ruolo attivo nei suoi fallimenti della vita reale, ovvero Bob Brooker ed Adam Kesher.
Si materializza così un meeting tra Adam, il suo team di produzione e il gangster che era presente al party di Adam. In questa bizzarra scena i gangsters estraggono una foto di una attraente bionda (alla quale viene attribuito il nome di Camilla Rhodes, che nella realtà come abbiamo visto è della mora), e dicono al team di Kesher che “è lei la ragazza” (la stessa frase pronunciata da Diane al killer da Winkie). Adam rifiuta di assumerla nel cast ed abbandona sdegnato il meeting. Il rifiuto di Adam ha come conseguenza che i gangsters fanno interrompere il suo progetto e quando questi torna a casa trova la moglie intenta ad amoreggiare con l’uomo che pulisce la piscina (in realtà Adam è divorziato, ma allo scopo di distruggerne la vita Diane ne ha creato questa immagine).
L’inesorabile rovina in cui è caduta la vita di Adam è inframmezzata da una sequenza comica nel quale il killer combina un buffo pasticcio nel tentativo di portare a termine un omici***: Diane crea questa scena a causa della segreta speranza che questi fallisca nel suo intento nei confronti di Camilla…infatti lo vediamo anche chiedere ad una prostituta notizie di Camilla e questo rassicura Diane che il killer sta cercando nella direzione sbagliata.
Nel frattempo Betty si è resa conto del fatto che Rita in realtà è sconosciuta a sua zia e scopre che l’incidente ha fatto dimenticare a Rita la propria identità. Nel tentativo di scoprire chi è Rita in realtà e cercando di individuare qualche modo per identificarla, si accorgono che nella borsa di Rita non c’è altro che soldi divisi in mazzette ed una chiave blu.
Vediamo come tutte queste immagini che stiamo descrivendo abbiano un forte richiamo nella realtà, e nella fattispecie nella scena in cui Diane assume il killer: abbiamo infatti l’assassino stesso, la foto accompagnata dalla frase “è lei la ragazza”, il danaro, la chiave e la consapevolezza che il vero nome di Rita non è Rita.
Diane nasconde la roba di Rita in una cappelliera: Rita improvvisamente ricorda che la sera dell’incidente stava viaggiando sulla Mulholland Drive. Betty vuole saperne di più e decide di chiamare la polizia “anonimamente…come nei film…fingendo di essere qualcun altro”, e questo è un altro indizio che ci viene dato per capire la struttura del film.
Le due donne chiamano la polizia dal chiosco di fronte a Winkie prima di entrare nel locale. Nuovamente Winkie provoca una collisione tra la realtà ed il sogno quando la cameriera, che si chiama Diane, fa ricordare a Rita il nome “Diane Selwyn” (che naturalmente nella realtà è il nome di Betty). Ritenendo che Diane Selwyn sia dunque il nome di Rita, la trovano nell’elenco del telefono ….quando chiamano il numero Rita non riconosce la voce della donna che risponde. Decidono quindi di recarsi all’indirizzo il giorno seguente.
Nel frattempo Diane continua ad immaginare la vita di Adam Kesher travolta in una spirale di eventi negativi. Ha preso residenza in un hotel di basso profilo in periferia e Cookie, il proprietario, lo informa che è in bancarotta. Inoltre la segretaria gli comunica che si deve incontrare con un misterioso personaggio chiamato “il Cowboy” (di nuovo il richiamo alla festa). E’ chiaro che Diane intende descrivere che la vita di Adam è nelle mani di forze che agiscono al di là del suo controllo. Adam si incontra con il Cowboy in preda ad uno stato di completa confusione , è ansioso di capire “cosa diavolo sta succedendo” (un po’ come chi guarda il film…). Il Cowboy lo informa che deve ripensare all’assunzione della ragazza che non aveva voluto. E’ evidente che la vita di Adam passa dalle pressioni dei gangsters a quelle del Cowboy: in sintesi non è sotto il suo controllo. Con questa scena sicuramente Lynch vuole anche fare un riferimento a quanto l’industria cinematografica di Hollywood sia soggetta alla corruzione ed alla piaga dei favoritismi.
Di nuovo la realtà entra nella fantasia di Diane la sera prima che Betty e Rita visitino l’appartamento di Diane Selwyn. Ciò accade quando la visionaria Louise Bonner dice “qualcuno è nei guai” e quando Betty prova a replicare con gentilezza “non ti conosco, io sono Betty, la nipote di Ruth” Louise le risponde: “non è vero, non lo sei..”. Sono poi interrotte da CoCo che segnala a Betty un’audizione per uno sceneggiato (un allusione a come I genitori proteggono I figli dagli incubi e li rassicurano, d’altro canto CoCo nel sogno è presentata come una figura molto materna), ma prima che la scena finisca Louise dice: “No. Ha detto che è qualcun altro ad essere in pericolo”. Si riferisce evidentemente al fatto che è Rita ad essere nei guai: infatti il personaggio che nella realtà rappresenta Betty, ovvero Diane, ha commissionato l’omici*** di Camilla, il personaggio che nella realtà rappresenta Rita.
Nella scena successiva, Betty e Rita recitano insieme prima dell’audizione di Betty: si tratta di un’idealizzazione della parte di Betty. Ciò è dimostrato dal fatto che Rita è pessima mentre Betty è superba…ciò rivela l’amarezza da parte di Diane di essere stata sopraffatta da Camilla nell’assegnazione della parte nel film “The Sylvia North Story”.
Betty si reca all’audizione: qui vediamo la sua percezione di Bob Brooker, l’uomo al quale nella realtà non era piaciuta. Egli infatti sta dirigendo uno sceneggiato di quarta serie per la tv e viene presentato come un pretenzioso idiota. Di nuovo Betty esegue una performance straordinaria ed ha la fortuna di essere notata da un agente talent-scout che le offre un’audizione per una parte in “The Sylvia North Story” (che nella fantasia è diretto da Adam Kesher). Sulla strada per l’audizione scopriamo che il produttore dello sceneggiato era un amico della zia di Betty…ciò dimostra che Diane avrebbe voluto che sua zia la aiutasse nei propositi di sfondare nel cinema ad Hollywood ed anche la mancanza di supporto ricevuto dagli altri componenti della famiglia. All’audizione, nonostante le sue credenziali fossero eccellenti (abilità di recitazione e talento nella danza) per avere la parte, la corruzione dell’industria cinematografica le impedisce di aver la parte (sappiamo infatti che tale parte è già assegnata alla ragazza segnalata dai gangsters)..è chiaro che anche qui I fallimenti della sua vita reale sono presenti nel sogno.
Betty ritorna da Rita e le due si recano all’appartamento di Diane Selwyn, dove scoprono che Diane e la vicina hanno scambiato le reciproche abitazioni. Entrano nel nuovo appartamento di Diane e scoprono un corpo nella camera da letto (una premonizione di ciò che sta per accadere nel finale del film). Il ritrovamento del corpo sconvolge Rita, mentre Diane rimane relativamente calma e cerca di rassicurarla. Quando le due ritornano all’appartamento di Ruth, Rita comincia a tagliarsi I capelli…Betty di nuovo cerca di calmarla dicendo:”So cosa devi fare, lascia fare a me” e acconcia I capelli di Rita corredandoli con una parrucca bionda. Diane qui sta cercando in tutti I modi di rimanere nella finzione del sogno, nascondendosi dalla realtà nel sogno stesso. Sfortunatamente per Diane la susseguente sequenza con il coinvolgimento emotivo che la contraddistingue, ovvero la scena d’amore tra Betty e Rita, fa emergere in Diane il senso di colpa per le sue azioni, gettando le basi per la scena nel Club Silencio (la scena centrale del film).
Il Silencio è un club notturno situato in una zona malfamata di Hollywood. Qui Lynch evidenzia la natura fantasiosa degli eventi inserendo frasi come “non c’è orchestra”, “se vogliamo sentire un clarinetto, ascoltiamo..” , “è tutta un’illusione” , infine suggella il tutto con la versione di “Crying” in spagnolo. In questa scena le due amanti sono rappresentate mentre si abbracciano strette con le lacrime che solcano I loro volti: le due, al pari del pubblico che guarda il film, si stanno rendendo conto di essere parte di una fantasia che però sta per terminare. La scena inoltre stigmatizza una volta di più l’Hollywood system: infatti l’immenso talento della cantante spagnola è apprezzato solo in un posto miserabile come questo Club.
Betty poi scopre nella borsa una scatola blu (rappresentazione del mondo dei sogni) la cui serratura si adatta perfettamente alla chiave di Rita. Ritornano all’appartamento di Ruth e Betty scompare (la fantasia di Diane si sta disintegrando). Rita apre la scatola e la cinepresa si inserisce all’interno della scatola stessa. Ci ritroviamo nella medesima stanza, ma ora anche Rita è scomparsa…la zia Ruth mette la testa nella stanza e la osserva: la stanza non è stata vissuta, cioè nulla di ciò che abbiamo visto vi è accaduto. Diane capisce così che nessuna delle sue fantasie si è effettivamente verificata, tuttavia sta ancora sognando perché in realtà la zia Ruth, come sappiamo, è morta. E’ effettivamente perfetto che Diane termini il suo sogno con un’immagine della zia Ruth, dal momento che in origine è stata proprio l’eredità di quest’ultima ad offrirle l’opportunità di provare a vivere la sua ambizione.
Il sogno termina definitivamente con un’immagine del Cowboy (che rappresenta una figura di comando, nella fantasia) che dice a Betty di svegliarsi (“è ora di svegliarsi”).
Quando Diane, nell’atto di sollevare il portacenere, nota la chiave blu sul bordo del tavolo, gli eventi reali le tornano tutti in mente e capisce che l’omici*** che ha commissionato è stato portato a termine. Ciò, dopo un attimo di smarrimento, le fa perdere il controllo. Diane visualizza il mostruoso viandante con la scatola blu (una rappresentazione del fallimento e dei sogni, con il fallimento in posizione predominante) e la terribile allucinazione dei genitori. A seguito di ciò, corre nella sua stanza e si uccide, lasciando il proprio corpo in uno stato simile a quello che avevamo visto nel sogno.
dunkan  12/10/2011 01:19:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
a parte che con la recensione che mi hai linkato ti ci puoi pulire il ****. Siamo in un paese libero, democratico e con libertà di pensiero. Non sarai di certo tu, idiota, a cambiare le mie idee. Per me questo film è *****. Una mera presa per il **** e non è la prima volta che tale Lynch si cimenta in ciò. Poi che tanti lo venerino come genio o profeta a me sai quanto me ne frega?
Ps. hai cancellato il mio fake? Ma a che cacchio ti riferisci?
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  12/10/2011 09:01:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi riferisco a dark_knigh, con il quale vedo hai comunione di idee e di IP.
Nessuno vuol cambiare le tue idee ma, se vuoi continuare a commentare film in questo sito, cambia atteggiamento.
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  12/10/2011 09:08:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Adesso anche mephisto ha preso il volo, e siamo a 2.
dunkan  12/10/2011 10:57:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
hahahaha ORA CAPISCO!! hahahahaha!! Non ci posso credere! Hai cancellato i commenti di mio fratello e mio padre!!! HAHHAHAHAHAHAHAH!!!! Grande mente! Complimenti! E pensa che a farmi conoscere questo sito sono stati loro! Bellissimo, non vedo l'ora di dirglielo!
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  12/10/2011 11:06:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo, e invita anche tuo nonno tanto che ci sei, così sego anche lui e alla sera, a tavola, avrete qualcosa di cui discutere.
dunkan  12/10/2011 11:07:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ah, per quanto riguarda mephisto, gliel'ho chiesto io di votarlo dopo la tua disamina. Ma tranquillo, era disgustato di questa grande opera d'arte tanto quanto me. Anzi, ti dirò di più, finito il film, ci siamo guardati in faccia (compresi mia cognata, mia madre, mio padre e la mia ragazza) e in coro abbiamo esultato: CHE ******AAA!!! E siamo in 6... che ovviamente abbiamo tutti un Q.I. troppo basso per poter apprezzare certi capolavori. Ma che ci vuoi fare, questione di genetica. Eppure ho fatto una piccola ricerca ed ho notato che non siamo gli unici a pensarla così... ma dimmi una cosa, vi paga questo tizio per dir su di lui che è un genio?
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  12/10/2011 11:17:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma visto che siete in tanti fossi in voi organizzerei un bel comitato e pure una protesta in piazza contro gli estimatori dei film di Lynch.
E una bella raccolta di firme no?

Comunque ascolta: lascio attivo Dunkan nella speranza che smetta di sdoppiarsi generando tra l'altro intere famiglie.
Questo fulmine poteva essere piuma e poteva essere ferro. Oggi è stato piuma, domani non si sa.



dunkan  12/10/2011 11:33:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, senti, se proprio ci tieni lascia attivi dark_knigh perchè è lui che ci ha fatto iscrivere e Mephisto. A me non me ne frega nulla! Puoi cancellare il mio account quando ti pare. Tanto non intendo più lasciare nessun commento su questo sito dove ti vietano la libertà di pensiero o vieni censurato solo perchè il moderatore è un fan di un regista che si fa di roba (e pure scadente) prima di girare un film. Per quanto riguarda l'IP, a questo punto ringrazio il cielo che non si sia iscritto pure mio cognato (che abita al piano sopra) visto che usiamo tutti la stessa rete.
Ps. non siamo estimatori (ovviamente) e nemmeno denigriamo opere altrui solo perchè partorite dalla stessa mente. Suppongo che ogni prodotto faccia storia a se. Ma se una pellicola è talmente onirica da farti perdere il filo mi sembra palese che qualcosa non funzioni. Ti posso garantire che di film ne abbiamo una collezione da fare invidia ai più appassionati... e noi in famiglia lo siamo. Per me questo è una ****** (parete personale)... e non credo di essere l'unico. Essere troppo eccentrici, mi riferisco a Lynch, rischi di avere pareri gravosi in un senso o nell'altro: o ti amano o ti odiano. Una cosa sembra essere certa: sul pannello di la in salotto non verrà mai più proiettato nulla proveniente dalla mente confusa e devastata (chissà di che) di questo individuo.
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  12/10/2011 12:10:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Senti, non cominciamo con la pippa delle libertà violate dal momento che io non ti ho cambiato il voto, ti ho piuttosto detto che avrei eliminato i tuoi fake, il crearne è cosa scorretta semmai da parte tua.
E non ricomiciare con la storia delle parentele, perchè ci sarebbe da obiettare che stranamente in famiglia vi chiamate tutti con un nome che comincia per S e finisce per O, che qui non scrivo per rispetto alla tua privacy.

Riguardo a Liynch, non è questione di ciò che a me personalmente piace o non piace, siamo qui a moderare affinchè non ci siano atteggiamenti scorretti, come è stato il tuo, e ti consiglio anche di non postare più risposte come quella che hai dato quando ti ho consigliato di leggere il commento di Bachelli. E sia inteso, non perchè non l'hai letto, ma perchè la tua risposta è inappropriata e offensiva.

Per pura cortesia e perchè diamo a tutti una seconda possibilità ti riattivo dark_knigh: riceverai una mail presso l'indirizzo mail di registrazione con una nuova pass.

Evita comportamenti simili in futuro.