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LA NOTTE regia di Michelangelo Antonioni

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BulimicDream     9 / 10  27/03/2012 16:36:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Antonioni è uno dei miei registi preferiti, è così strano quanto il silenzio dei suoi personaggi stravolga il mio carattere e i miei pensieri. Un silenzio enigmatico, forse necessario, fortemente cercato. Una giornata e un cambiamento. Antonioni rappresenta ciò che sottolineava Virginia Woolf quando parlava di "moment of being", la condizione dell'uomo-errante e vittima di miliardi di simboli, di immagini, di sensazioni irrazionali (Mas*****nni attratto dalla ragazza dell'ospedale). La figura è sempre la stessa, l'antieroe, l'ulisse perduto se mi lasciate passare questo termine. Difficile parlare della trama, di una storia probabile, dei personaggi, perché bisognerebbe soffermarsi su ogni parola, su ogni passo, su ogni inquadratura e scelta del regista. Questo non è un film, è un manifesto dell'incomunibilità moderna e della perdità di sé. I personaggi sono alla continua ricerca di qualcosa di sconosciuto, forse nemmeno esistente, e allo stesso tempo odiano questo loro attegiamento di ricerca. Alla fine l'artista deve vendersi per sopravvivere o deve mantere viva la sua arte? La moglie deve scomparire dietro ad un falso sorriso e un tiepido silenzio o deve prendere posizione e rievocare l'uomo che amava concretamente? Mi fermo qui altrimenti cercherei di analizzare tutte le comparse per quanto sono rimaste impresse nella mia mente.