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LA NOTTE regia di Michelangelo Antonioni

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Ciumi     8½ / 10  02/05/2012 16:54:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La discesa lenta e verticale dell'ascensore apre il film con lo sguardo che si consegna inerte al panorama alienante della metropoli. Le parole "amicizia" (l'uomo in agonia) e "sesso" (l'incubo della ninfomane) sembrano affermarsi macabramente solo in prossimità della fine, dietro le porte di un ospedale; un'altra sparizione lascia i protagonisti soli ai loro percorsi sull'inconsistenza della vita: tutto il film si svolge con l'amico che muore fuori campo. L'ombra della morfina e della fine imminente accompagna le vicende sentimentali della coppia che cominciano proprio da una camera accanto per poi proseguire fino all'alba del giorno dopo.

Antonioni riesamina i temi dell'Avventura calandoli in un'atmosfera più cupa e angosciante: la scomparsa del terzo è più tragica, il gioco dei triangoli si fa più complesso e cinico (la figura dell'amico è come rimpiazzata da quella della giovane della festa), la storia tra i due non si conclude con una carezza pietosa ma con un amplesso disperato.
Il racconto della disfatta dei sentimenti è risolto nell'arco di una sola giornata e procede per ambienti e stati d'animo: il vagare depressivo della donna nel pomeriggio, il disperdersi della coppia nella notte mondana, l'alba finale, gli scorci della città industriale e le sale della villa borghese: ancora una crisi amorosa, vissuta attraverso la sensibilità femminile, è sonda di un disagio esistenziale più esteso e profondo (ma è anche la crisi stessa di Antonioni che non sa più scrivere).
Il senso di apatia esce dall'esclusivo contesto borghese e si amplia soprattutto nelle sequenze del pomeriggio: un infinito dissolversi pedinando il vuoto della donna attirata da interessi insignificanti e transitori; il soggetto che si decentra e rimpicciolisce inghiottito dai particolari asimmetrici della metropoli; sconosciuti che sorgono e muoiono in uno sguardo o un'inquadratura; una serie di eventi estranei alla trama costeggia la passeggiata mentre scivola anonima in una sconfinata desolazione.