elio91 8 / 10 05/12/2012 18:30:43 » Rispondi La conferma, se ce ne fosse bisogno, che Antonioni è stato un autore unico per il suo cinema impalpabile, etereo, inesplicabile a parole e fatto più di sensazioni e piccoli gesti. Parte in un ospedale mortifero e sessuale, ci si ritrova in un party borghese e si finisce tra baci furiosi e negazioni che sanno di accondiscendenza tra l'erba. Grandissimi Mastròianni e Jeanne Moreau, in un ruolo secondario ma fondamentale anche la Vitti che anche io, stranamente, non ho trovato del tutto convincente; sicuramente non ai livelli de L'Avventura. Il film invece se la gioca anche col precedente della cosiddetta trilogia dell'incomunicabilità: e altrettanto in fede, dico che mi pare stranissimo qualcuno riesca a trovarlo pesante o noioso. è infarcito di dialoghi (certo che fanno più rumore che altro, con Antonioni bisogna andare oltre le parole, bisogna andare oltre la luce e nella notte dell'anima, che si svela solo ad un'occhiata insistita e ferma). Buona approfondita visione.