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LA NOTTE regia di Michelangelo Antonioni

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Lory_noir     8 / 10  15/06/2013 02:33:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"La notte" è un film che nel suo corso ti lascia tante briciole lungo un sentiero che ti porterà a conoscerlo, non si può fare a meno di seguire briciola dopo briciola, tale percorso.

E' la storia di una coppia, Giovanni e Lidia, che si ritrova di fronte ad una specie di crisi di mezza età, personale, sociale e di coppia. E' la storia di come questi due personaggi affrontano questa crisi e, a mio parere, la straordinarietà del film sta nel sotto-testo: i personaggi possono dire una cosa con la voce, ma con i gesti ne dicono un'altra in maniera talmente vivida che è impossibile, per quanto il film racconti una storia particolare, non rivedersi nei personaggi e nei meccanismi della coppia. I due protagonisti smettono di essere Giovanni e Lidia per prendere le vesti di un qualunque lui e lei, senza per questo sembrare due vuoti stereotipi.
Il film è un crescendo che ti porta da piccole sensazioni a grandi convinzioni. Tecnicamente molto elegante e ricco di frasi che rimandano alla sfera dei ricordi, delle memorie passate che si fanno troppo pesanti e imponenti per permettere ai protagonisti di godersi il presente. Lidia sembra sempre tendere verso l'esterno, come se voglia uscire da ogni scena, tranne quando si ritrova da sola a vagare per la città, come persa nei ricordi; oppure quando tenta di approcciarsi con entusiasmo al marito, venendo battuta da se stessa un momento dopo. Meno disilluso nei confronti del presente, e quindi del futuro, è Giovanni che si aggrappa a tutti costi all'ingenuità e ad una passionalità nel vivere la coppia che è palesemente scemata, e arriva quasi a voler violentare questa passionalità, per risvegliarla, per spronarla, per supplicarla di tornare.
La società inoltre, è una società vuota dentro la quale entrambi si sentono fuori posto, anche se Giovanni riesce a fingere meglio, mentre Lidia soffre fino a non riuscire a fare a meno di allontanarsi, isolarsi.
Emblematico è il personaggio di Valentina, anche lei, molto scottata e disillusa nei confronti del mondo, ma che sembra, forse a causa della giovane età, cadere nei giochi di potere in cui si scontrano i due coniugi.
La fine è come l'arrivo di un viaggio panoramico, la perfetta conclusione di un cammino che hai visto disegnarsi davanti a te, passo dopo passo, per tutta la durata del film.