Goldust 6½ / 10 07/04/2015 16:25:03 » Rispondi L'arte registica di Antonioni al servizio di una storia-pretesto sull'incomunicabilità della coppia e sul disagio sociale della borghesia intellettuale anni '60. E' un piccolo micromondo destinato alla deriva, chiuso nei suoi clichè e disinteressato all'interlocutore o al prossimo, eppure nel finale un piccolo raggio di speranza, insieme all'alba, fa capolino. Tanti si sono fregati le mani dinnanzi alle interpretazioni della Moreau e di Mastroianni ( pur notevoli ), ma per me la più a fuoco è la splendida Monica Vitti. Elegante ma freddo, non è il cinema che amo anche se resta un buon documento "cerebrale" di un'epoca ormai passata.