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SEVEN regia di David Fincher

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impanicato     8 / 10  18/02/2015 00:11:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gola, Avarizia, Accidia, Lussuria, Superbia, Invidia, Ira. I sette peccati capitali. Eppure, importanti come sono, li trascuriamo, neanche li notiamo quando vengono realizzati.
E allora deve arrivare un pazzo, uno squilibrato a ricordarci che esistono e dovrebbero essere rispettati. Non ce la faremmo mai a capirlo da soli.
"Se7en" parla proprio di questo: dell'indifferenza del mondo nei confronti di chi soffre, un mondo che non guarda in faccia nessuno.
Questo concetto ci viene sbattuto contro in modo violento, quale miglior modo di farsi notare se non uccidere? Il ritmo é lento, gli spazi (quasi) sempre chiusi e con poca luce, la fotografia senza sfarzi e asciutta.
Molti richiami alla cultura europea del Rinascimento, con collegamenti alla Divina Commedia, a Milton e a Chaucer.
Nota di merito alla regia di Fincher che con semplicitá racconta benissimo ció che si deve sapere, anche se alcune scene erano un po' forzate e prevedibili.
La parte migliore, peró, sta nelle interpretazioni. Una su tutte, quella di Kevin Spacey. Entra in gioco solo per circa 20 minuti, ma il suo impatto é devastante. Davvero sorprendente come sembri facile per lui recitare in certi ruoli e John Doe é una delle sue performance migliori, se non la migliore. Morgan Freeman sembra di averlo giá visto nella parte di chi é stanco della vita e delle persone, ma comunque si destreggia bene. Brad Pitt invece ha cominciato piuttosto maluccio, per poi riprendersi nello strepitoso finale. Gwyneth Paltrow invece mi é sembrata scialba.
Consigliato, é uno dei migliori thriller degli anni '90, anche se nemmeno adesso risente dei 20 anni trascorsi dall'uscita.