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ESSERE JOHN MALKOVICH regia di Spike Jonze

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antifan     8 / 10  21/05/2017 12:45:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film cult, poco da dire. Una idea di base geniale, con una messa in scena azzecata e un cast tutto sommato alla altezza danno come risultato un film se non originale, almeno atipico. Essere John Malkovich è un film che colpisce, che stuzzica e mette a nudo le contraddizioni dei desideri dei comuni mortali. Chi in fondo non ha desiderato essere qualcun altro? Chi non vorrebbe vivere per sempre? E qiuale costo siamo disposto a pagare pur di ottenere quello che vogliamo? Anche noi stessi come identità individuale? E forse ancora, è questo forse il desiderio naturale che sviluppiamo nella ricerca del successo?( cosa meglio di Hollywood o lo sport di questi ultimi 20 anni a rappresentarlo?)
Tante domande che il film pone o, meglio precisarlo, implica. Perche il film di Spike Jonze è fondamentalmente breve( massimo 100 minuti) e non sviluppa bensì si limita a mostrare le conseguenze di una surreale premessa: Che succederebbe se potessimo essere (e controllare )il famoso John Malkovich?
Davanti a quella tentazione anche un artista o genio tentenerebbe, figuriamoci il nostro protagonista (presunto artista, mariotenista), lui di saggezza o intelligenza non ne ha tanta. Un film grottesco che mette in mostra personaggi deboli, cinici, falsi, egoisti(emblematica la scena nel subconscio...) patetic, come molti nella realtài. Kauffman è bravissimo a scrivere scene cult ( Malkovich che guarda i Malkovich, il balletto controllato di Malkovich )e a donare al film un finale imprevedibile quanto beffardo( sopratutto se si considera che è un burattinaio...) per il nostro sciocco e ingenuo protagonista interpretato da un bravo Cusack, negativa e a tratti insoportabile Cameron Diaz nel ruolo della moglie falsa e egoista, azzecata invece Catherine come donna manipolatrice, ovviamente non può mancare John Malkovich( chissà se saranno veri i flashback del suo passato?) nel ruolo di se stesso. Ineccepibile.
Nonostante una buona esecuzione di una decisamente interesante sceneggiatura( mai scontata nel suo intreccio), il film risulta essere troppo "rapido"; Jonze, si vede, è ancora troppo acerbo, non ha la mano ancora fine per dipingere i suoi personaggi. Lui è riuscito ad avviare il motore della narrazione, dal punto di vista tecnico è "interesante" ma il film manca di una certa potenza emotiva. Sembra che la sua formazione ( tv spot, videoclip) lo limiti(almeno in questo film), e per certi versi mi ricorda il Fight Club di Fincher: "Bello" ma freddo. Certo, alla fine si potrà argomentare che questo sia solo il debutto alla regia di Jonze, in quel caso che dire: fare un esordio con il botto( ed è questo il caso) non è poco, e forse non da tutti.