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IDOLO INFRANTO regia di Carol Reed

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Ciumi     8 / 10  15/12/2009 18:16:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mmmh, non sono del tutto convinto sull’onestà del “punto di vista” del racconto… Ovvero, lo sguardo dalla scalinata - gli affari degli adulti, il loro mondo osservato da lontano - è proprio del piccolo Philip, oppure è quello di Reed? Le cose dovrebbero in fin dei conti conciliarsi, ma la troppa raffinatezza della regia fa pensare che il tema dell’infanzia sia quasi un pretesto per esercitare il proprio mestiere. Insomma è il bambino che entra nel mondo dei grandi e non il contrario.
Ma resta comunque un film girato molto bene, preciso e misurato in ogni sua parte. Forse l’idolo infranto sancisce il passaggio ad un’età più matura? Probabile, dunque la fine dei sogni.