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JOE D'AMATO TOTALLY UNCUT regia di Roger A. Fratter

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Josh84     8 / 10  10/03/2016 14:44:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Joe D'Amato Totally Uncut" un prodotto di tutto rispetto.
Wow, lo reputo davvero molto interessante sotto tutti i punti di vista, molto approfondito, di pregevole fattura e ottimamente realizzato.
Non sono un cultore del genere "documentario" ma stavolta ho voluto fare un eccezione, in primis perché girato da Roger Fratter, un regista indie che sto seguendo con molto interesse da tempo e di cui sono molto attratto dal suo modo di fare cinema, e in secondo luogo perché è stato dedicato ad uno dei miei registi prediletti, ovvero il mitico e fin troppo famoso Joe D'amato in arte Aristide Massaccesi, famosissimo non solo in Italia ma anche all'estero (specie negli U.S.A.) scomparso prematuramente nel 1999 a soli sessantadue anni.
Devo ammettere che mi è stato molto difficile recuperare questi filmati, difatti tra la fine degli anni novanta e gli inizi del duemila, uscii in Home Video come allegato alla nota rivista di cinema "Nocturno", precisamente in tre VHS, la prima di sessanta minuti che analizzava in maniera generica il cinema di Joe D'Amato, più lunghe e dettagliate invece le altre due, la prima da un ora e cinquanta minuti dedicata prevalentemente all'erotico e la seconda da un ora e venti minuti che si occupava di analizzare l'horror e il thriller.
Esistono comunque in giro altre versioni di questo prodotto audiovisivo, versioni taroccate con immagini di film diverse e probabilmente senza la previa autorizzazione del regista stesso e forse non integrali.
Non trovando la versione DVD (credo che non sia mai uscita), ho dovuto cercare per mari e per monti, e che solo grazie ad un collezionista sono riuscito a recuperare, e ho potuto godermi cosi, circa quattro ore complessive di interviste fatte a Joe d'Amato, documentario tra l'altro impreziosito con l'intervento di attori, produttori, sceneggiatori etc… che hanno lavorato con lui e che conferiscono un tono ancor più ricco a quest'opera.
Il regista romano è considerato il re di cinema dei generi, con alle spalle circa duecento lungometraggi, sperimentando praticamente ogni genere possibile e immaginabile, compreso il porno, genere da lui definito a chiare lettere NON preferito, e che considerava una sorta di universo cinematografico a parte, e che vi si era cimentato solo era una questione prettamente economica e per il semplice motivo che era richiestissimo solo per dirigere quel genere particolare di film , ma ciò non toglie che aveva comunque profuso la sempre e immancabile professionalità e competenza anche se con lo scotto di essere definito ingiustamente da molti, un regista di film a luci rosse, e a peggiorare le cose e che questa produzione avvenne nell'ultimo decennio prima della sua scomparsa.
Da segnalare di come il già citato regista, nella sua lunghissima carriera, era da considerarsi "completo" e prodigandosi in altri settori, difatti oltre la regia, si confrontò anche in qualità di attore, produttore, scenografo… e soprattutto in ambito di direttore della fotografia, che a detta sua si sentiva più improntato e più qualificato.
Le interviste sono molto piacevoli e istruttive da visionare, Joe D'amato (perennemente con la sigaretta in mano) si dimostra molto cordiale, affabile, e dotato di una certa simpatia e ironia, raccontando interessanti e gustosi aneddoti, curiosità e retroscena riguardanti molti dei suoi film, delle location e degli attori, avendo cosi il pregio di arricchire (e anche stupire) non poco lo spettatore.
In base a quanto ho letto in giro, Joe D'Amato Totally Uncut" risulta molto conosciuto anche all'estero e che ha goduto di una buona distribuzione, arrivando ad essere trasmesso in paesi come Brasile, Portogallo, in Francia. Praticamente un must!!!
Che altro dire? Roger Fratter confeziona un graditissimo omaggio a Joe D'Amato e con questo documentario non esagero a dire che il primo ha un qualcosa in comune con il secondo sia a livello filmico e sia a livello quantitativo.
Nella prima definizione, nei film di questo regista bergamasco si notano elementi e caratteristiche conducibili a Joe d'Amato, tra cui l'impiego ad esempio di scene gore, splatter, sequenze di sesso e nudità, ma preservando ad ogni modo il proprio stile personale, mentre riguardo la prolificità Roger Fratter lo è anche a suo modo, difatti nel corso della sua carriera ha realizzato fino ad oggi dodici lungometraggi, due documentari e duecentocinquanta cortometraggi.
Sempre su questo regista esiste anche un documentario realizzato proprio su di lui, dal titolo simile fatto a Joe D'amato, ovvero "Roger Fratter Totally Uncut"
Ma questa è un'altra storia..