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MOON regia di Duncan Jones

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julian     8 / 10  25/08/2010 13:17:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Contiene Spoiler.

Gioiellino indipendente proveniente dall'Inghilterra.
Evidenti i rimandi classici, Moon appare come un film omaggio di scarsi mezzi e modesti propositi, più un nostalgico indugio su un certo cinema a cui ci si affeziona facilmente, che un tentativo di eguagliare o risollevare la fantascienza del passato.
I temi della solitudine nello spazio con conseguente insorgere di allucinazioni (2001), la presa di coscienza di un clone (o robot, stessa cosa, in Blade Runner), l'intelligenza artificiale (2001 prima di tutti, ma diecimila altri film) sono costanti talmente radicate nell'immaginario fantascientifico da far passare Moon non per una insipida copia, ma per un figlio legittimo dei grandi capolavori anni '60, '70 e '80 che guarda con orgoglio ai propri genitori.
Anche perchè, nel suo essere un divertente e divertito gioco, modifica gli schemi dei suoi avi in meglio, nel senso che rivaluta e riabilita quelli che ci si erano imposti come personaggi negativi, in un impulso ottimistico volto a smorzare i toni cupi e drammatici: una ventata di bene.
GERTY, il nipote di Hal, è una sua evoluzione morale: è una macchina capace di ragionare e disposta a compiere delle scelte, come quella di infrangere le regole pur di aiutare Sam, il suo compito principale;
i cloni stessi, se cedono, in un primo momento, a un comprensibile astio dovuto al disorientamento (ci si immagini di dover ammettere, di fronte a una nostra copia, di essere dei cloni, quando i ricordi che abbiamo della nostra vita sembrano darci tutt'altra sicurezza), finiscono col collaborare, non solo a salvarsi, ma anche a concludere il ciclo, a far acquistare consapevolezza al prossimo clone.
L'happy ending in cui si svela all'intero pianeta il lato oscuro della missione lunare, per quanto impossibile nella situazione d'oggi dove le multinazionali hanno sempre il cul.o parato, è una fresca rivincita dell'uomo comune, sfruttato e abbandonato.
Bravissimo Sam Rockwell. Imperdibile.