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THE ROAD regia di John Hillcoat

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strange_river     7½ / 10  31/05/2010 18:59:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Personalmente ho un debole per i panorami apocalittici, quelli di desolazione pura in cui ciò che rimane di un'umanità senza speranze e senza quasi più ricordi tenta di ricucire quel che resta di se stessa, e per questo aspetto The road ha appagato fino in fondo le mie attese.
Un padre, un figlio senza nome (semplicemente il bambino) percorrono un mondo straziato in cui rimangono solo le vestigia di ciò che fu: paura e fame, fame e ancora fame le loro compagne.
Essi sono gli ultimi testimoni dell'uomo, vivono e resistono solo per affermare che ancora esso esiste, si rifiutano di abdicare ai suoi valori fondanti e di abbandonarsi alla primitiva, animalesca lotta per la sopravvivenza.
Conosco McCarthy quel poco per poter dire che i suoi romanzi scavano negli abissi più estremi dell'essere umano, scavalcano i limiti tranquillizzanti della morale e sanno esplorare la malvagità senza alcuna censura: sempre inquietanti, spesso risultano persino rivoltanti.
Di questo ho trovato traccia soprattutto nel paesaggio cupo, assente di colore, nei gesti per trovare da mangiare e da dormire, nel calore fisico e nella protezione data dall'adulto nella salvaguardia dagli altri ma soprattutto da se stessi, nella decisione presa dalla madre (per me il momento sicuramente più intenso di tutto il film): una traccia molto difficile da mantenere e infatti qualcosa, a mio avviso, si perde per strada.
Sensibilità personale, sicuramente, ma alcuni dialoghi spiegano “troppo” senza nulla aggiungere alla forza delle immagini

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rallentando e diluendo invece gli effetti di quel che già era evidente: un eccesso che non paga in termini di incisività e scuotimento emotivo così come avrebbe voluto avere.
La speranza arriva infine così puntuale che il passaggio di consegne è, a quel punto, per forza dovuto.