caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

THE ROAD regia di John Hillcoat

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
pioss     9 / 10  09/06/2010 22:26:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film che viaggia sui binari del nichilismo più cupo e devastante, come lucida metafora dell'umanità divoratrice di se stessa. La trasposizione cinematografica dell'omonimo libro scritto da Cormac McCarthy non ha niente a che vedere con le visioni del filone apocalittico, bensì parallelamente alla narrazione letteraria, in The Road il mondo è già finito da un pezzo, sepolto sotto una cenere eterea tanto rarefatta quanto desolata. E' un futuro che parla al presente e rassomiglia molto all'hanekiano, cioè ad uno studio del comportamento umano nell'ipotesi più nefasta; una vera e propria metafora che, disarticolando le convenzioni sociali è capace di affrontare a viso scoperto il nichilismo più devastante dell'animale uomo. Le battute finali segnano la vetta più alta nell'opera di Hillcoat: la fantascienza quasi Houellebecqiana evade dalla sua cella onirica verso un lirismo intimista che esplode in quanto collettivo ed universale. Riconosciamo l'America, la frontiera, la famiglia, l'Uomo, perfino la speranza che “il fuoco” dentro il bambino possa trovare, lungo la strada, nuova legna da bruciare. La Strada si fonde alle radici della vita, alla madre terra, al grembo, in un tangibile senso di maternità. E ci si sente attaccati alla vita, fuori da ogni religione, quando forse è troppo tardi.