kowalsky 7 / 10 09/09/2009 01:05:32 » Rispondi Una mise in scene sulle angosce e sui drammi di un'universo familiare, crogiolata in un delirio psicanalitico (verrebbe da citare Bergman) aderente in maniera terrificante alla realtà. Un Happiness parte seconda di cui ho apprezzato i dialoghi e la sceneggiatura, con qualche dubbio per il rigore stilistico di Solondz, che sembra una versione hard del cameratismo di Neil Simon. In ogni caso, un film capace di ribaltare i canoni del classico dramma all'americana, grazie a una buona dose di macabra ironia e alla sua iconoclasta deviazione morale: davvero uncorrect