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PERDONA E DIMENTICA - LIFE DURING WARTIME regia di Todd Solondz

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maremare     4 / 10  24/04/2010 00:46:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sololondz dopo il fortunato successo dell'indimenticabile 'Happiness' (10) è sempre più scivolato in film poco riusciti.
Lo si aspettava con ansia a questo ideale seguito del suo capolavoro ma, dispiace dirlo, il film è la tomba di un regista che una cosa aveva da dire e quella cosa l'ha detta dodici anni fa. Game Over.
La verve arguta e graffiante di Happines qua è imperdonabilmente invecchiata e viene riciclata in un film banale e irritante nella sua falsa provocatorietà.
E' un mistero come possa avere vinto un premio per la migliore sceneggiatura un film così scontato e noioso, contornato da personaggi piatti come figurine e con una profondità filosofica buona per baci perugina scartati da datati radical chic.
Bocciato.
Crimson  25/04/2010 17:07:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Effettivamente 'Palyndromes' è un film strano, che non ha messo d'accordo tutti, visto che lì il regista ha provato a sperimentare qualcosa di diverso nella forma, pur mantenendo sempre gli stessi temi. Credo sia un film intelligente e arricchisca la filmografia di Solondz.
Il secondo episodio di 'Storytelling' è a mio avviso un piccolo capolavoro (il primo diciamocelo, na mezza caz.zata per quanto faccia ridere acido), penso graffi moltissimo, quasi sui livelli di 'Happiness', su cui concordo, è indubbiamente il suo miglior film. Penso che quest'ultimo film bisognerebbe guardarlo senza pensare troppo al paragone con 'Happiness'. La profondità filosofica a cui alludi credo sia fortemente e volutamente ostentata in quel modo, i personaggi sono piatti perchè piatto è quel mondo che vuole rappresentare. C'è una banalità impressionante a usare la parola 'perdono', senza una resa dei conti con la propria coscienza. Non mi sembra un problema da poco e credo che questa mancanza di introspezione a favore del ricorso alla 'convenzione' e all'aderenza ad un modello prestabilito sia ben indagata in questo film. A me ha disturbato molto, quando ridi acidamente davanti ad un vuoto così evidente, che ti manda in confusione (sono uscito dalla sala completamente rimbambito), vuol dire che il film ha raggiunto il suo obiettivo. Non sono dunque d'accordo con te, ma penso ti abbia deluso molto il fatto che Solondz dovrebbe provare a osare qualcosa di nuovo da affrontare, visto che ha una rarissima capacità di penetrare nelle pieghe più profonde della perversione della società americana - e da lì globalizzante, direi. E su questo non c'è dubbio. Staremo a vedere
maremare  25/04/2010 18:03:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Crimson, forse hai ragione tu ma io ho avuto l'impressione di un film solo molto parac.ulo e mal riuscito.
Erano anni che non uscivo dalla sala prima della fine e non perchè il regista avesse centrato l'obbiettivo di infastidirmi, ero solo profondamente annoiato.
Se avesse osato di più forse il tutto avrebbe avuto un senso, ma doveva ricostruire il film da capo a piedi.. con questo taglio osare di più significava far fare alla madre un pompino al piccolo Timmy.. e questo forse era troppo.. ;)
K.S.T.D.E.D.  05/11/2010 14:34:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sottoscrivo.
arturo  04/05/2010 08:38:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sono totalmente d'accordo con te. una bruttissima, noiosissima copia di quella agghiacciante meraviglia di happiness. una vera delusione,
maremare  04/05/2010 16:53:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ehy ma non vedo il tuo commento al film ;)
arturo  07/05/2010 15:04:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sono troppo deluso, scriverei cose brutte, e mi dispiace, perché Solondz è un autore che in passato mi ha letteralmente folgorato. diciamo che gli faccio credito.