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PERDONA E DIMENTICA - LIFE DURING WARTIME regia di Todd Solondz

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  20/07/2010 15:11:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da Todd Solondz aspettarsi un sequel per nulla usuale,come questo che riprende alcuni personaggi e situazioni di “Happiness”, non è certo sconvolgente.Un film che ancora una volta (psico)analizza la famiglia americana,ponendo l’accento sulla vita durante la guerra (come da bellissimo titolo originale,convertito qui da noi nel fin troppo esplicativo “Perdona e dimentica”),in un periodo in cui l’America è accecata dal quel rancore mai scemato dopo la catastrofe delle Twin Towers.
Paure e solitudini sostentate da insicurezze e dall’incapacità di essere compresi,la necessità di perdonare o essere perdonati come mezzo per affrancarsi da uno status mentale opprimente a volte più facilmente sostituibile con l’urgenza di dimenticare,buttarsi tutto alle spalle senza poter mitigare realmente il dolore, sono un insieme di percezioni lievitate dopo l’11 Settembre e radicatesi all’interno degli agglomerati umani come un cancro difficilmente estirpabile.Le speranze riposte nella gioventù sono a forte rischio,il piccolo ma già maturo Timmy è il punto di ripartenza per l’America sotto shock,come la sorellina che invece è sotto Xanax,destinata all’oblio,parte già sconfitta e ammorbata del nuovo che avanza.Solondz ci ricopre con il suo cinismo,dialoghi a tema scottante si inseguono a rotta di collo, tra i molti argomenti toccati pedofilia,sesso e terrorismo, pur scegliendo un atteggiamento grottesco il regista ci illumina con la sua filosofia farsesca,con il suo tocco dissacrante capace di sgretolare ogni valore e tabù,senza mai cadere in bassezze gratuite o esternazioni fuori luogo.Efficace l’approfondimento dell’attualità mediante una condizione esistenziale intensa e surreale,pertinente con l’incapacità di metabolizzare il troppo odio e le tante inquietudini.Tragedia e commedia si intersecano senza mai sfociare nel patetico nonostante la disperata condizione dei personaggi in gioco,Solondz inanella colpi di genio viaggiando poi a tratti con il freno a mano tirato,ma il risultato finale è più che soddisfacente.