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ACCIDENT regia di Pou-Soi Cheang

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5½ / 10  03/04/2012 11:33:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uccidere facendo in modo che i delitti siano solo l'esito di una tragica fatalità.Questo è il compito di una gang formata da quattro persone che colpiscono in artificioso stile "Final Destination" ,sostituendo l'ingegno della mente umana agli errori soprannaturali dell'Oscura Signora.L'omicidio di un anziano paralitico segnerà un punto di rottura,cominciando ad instillare nel capo della banda il sospetto riguardante la possibilità che qualcuno combatta i loro metodi alla stessa maniera.
"Accident" è un film glaciale praticamente incapace di trasmettere emozione,i personaggi non mostrano alcun tipo di background finendo con il rendere qualsiasi tentativo di coinvolgimento puramente illusorio.Solo al protagonista è concesso un assaggio riguardo il passato, tanto per giustificare i suoi atteggiamenti e quella mania che muterà in una profonda ossessione.La paranoia dell'inespressivo Louis Koo è però delineata in modo superficiale,senza mai riuscire a penetrare la psicologia di un uomo che resta fastidiosamente enigmatico.Non aiutano i tempi dilatati in cui l'azione è centellinata e i misuratissimi dialoghi che restituiscono una figura trattenuta di ardua decifrazione.
Il film non ingrana e anche a livello visivo c'è poco di cui rallegrarsi,la confezione è inappuntabile ma la regia di Pou-Soi Cheung non mostra mai guizzi degni di nota,se non altro si individua una buona dimestichezza nell'uso della luce anche quando questa,come nel pre-finale,non è elemento fondamentale,sono infatti tutti da ammirare i chiaroscuri con cui si tenta di mettere l'accento sull'ambiguità dei personaggi.
Produce il mitico Johnnie To tanto che la presenza del suo attore feticcio Lam Suet non è certo un caso.Purtroppo però "Accident" per essere diretto da un regista pubblicizzato come il nuovo fenomeno del cinema di Hong Kong delude non poco.