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BLOW UP regia di Michelangelo Antonioni

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castelvetro     10 / 10  24/11/2008 14:03:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse il film per eccellenza che parla
più con le immagini che attraverso gli attori.

Ecco cos'è la rivoluzione intrinseca che attua questo film
secondo me.

L'incomunicabilità.

Quando si parla di Antonioni con un cinefilo
salta sempre fuori "L'incomunicabilità dell'uomo moderno".

Beh, finalmente anchio l'ho notata dopo questa visione
e la cosa mi ha fatto riflettere non poco, perchè allora come oggi
la gente usa esprimersi così... In modo quasi criptato.

Mi viene automatica questa citazione:

"Niente è più singolare, più imbarazzante che il rapporto tra due persone che si conoscono solo attraverso gli occhi, che si vedono tutti i giorni a tutte le ore.
Si osservano e nello stesso tempo sono costretti dall'educazione o dalla bizzarria a fingere indifferenza e a passarsi accanto come estranei, senza saluto né parola. Fra di loro c'è inquietudine ed esasperata curiosità, l'isteria di un bisogno insoddisfatto, innaturale e represso di conoscersi e di comunicare e soprattutto una sorta di ansiosa attenzione. Infatti l'uomo ama e onora l'uomo fino a che non è in grado di giudicarlo, e il desiderio è il frutto di una conoscenza incompleta." (Thomas Mann)

Questo rapporto non voglio che pensiate che avvenga dentro al film,
ma FUORI.

Ho visto solo due film di Antonioni: questo e Deserto Rosso
e ad entrambi ci si può riferire con il pensiero di Mann che ho scritto sopra.

Mi spiego: la curiosità, il desiderio di scoprire i personaggi
che Antonioni traspone nei suoi film è nello spettatore in quanto
essi non siano ben definiti. Antonioni lascia aperta la porta
a tutte le possibili interpretazioni e penso che sia proprio in questo
il segreto del suo genio.