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BLOW UP regia di Michelangelo Antonioni

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oh dae-soo     9 / 10  09/09/2010 15:58:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE: il commento potrebbe contenere anticipazioni.

Non ho mai amato chi parla di presunta superiorità del passato rispetto al presente. Nel cinema questo è un pensiero diffusissimo. Non credo che la creatività, l'intelligenza, la maestria dell'uomo possano esser peggiorate negli anni perchè a peggiorare è la società, le abitudini, i gusti, non il DNA. Quello che però è senz'altro vero è il peggioramento MEDIO delle storie raccontate nel cinema. Tutto ciò è dovuto a molti fattori di cui 2 a mio parere predominanti: l'inevitabile bacino di nuove idee che inevitabilmente si prosciuga sempre di più e le nuove tecniche del cinema moderno, l'avanzare grafico e tecnologico che purtroppo, in un cinema sempre più spettacolo, sono spesso anteposte al soggetto, all'idea, alla vetusta trama.
Antonioni, pur eccellendo nel comparto tecnico, inteso semplicemente come regia e fotografia, dimostra con Blow Up quanto una sceneggiatura semplice ma scritta con i controc... possa far impallidire il 90% di quelle attuali.
Parlare dell'eleganza registica di Antonioni è il classico chettelodicoafa. Mi piace solo soffermarmi sul taglio dell'inquadratura, sull'uso che fa il maestro della scenografia, degli oggetti, per ritagliare l'immagine a suo piacimento. Avevo notato quest'arte nel "In the mood for love" di Kar Wai (solito dividere a metà l'inquadratura con mura o tende), in Antonioni è quasi maniacale. E non parliamo delle scene in camera car, semplicemente perfette (senza computer...)
La fotografia che dire? Blow Up parla di fotografia, intendendo quella statica, probabile omaggio del regista a uno degli aspetti più curati e importanti per lui in cinematografia. Ad un certo punto nel film una foto viene paragonata a un quadro, sublime crasi di tre arti.
Come dicevo prima però sono rimasto affascinato dalla straordinaria sceneggiatura, dal lento incedere della storia, dall'atmosfera a tratti surreale (ma alla luce dei fatti c'è forse un perchè...) dagli incredibili silenzi, lunghi anche 10 minuti, di cui il film si riempe. A questo proposito la scena dell'analisi delle foto è di una forza impressionante e fa invidia a parecchi pseudo thriller di oggi (oltre ad essere IDENTICA alla scena portante di "Uomini che odiano le donne" - una foto di una donna che guarda impaurita da una parte, e un'altra ingrandita- blow up- per cercare di capire cosa sta vedendo).
Il genio però, quel quid che rende forse il film un capolavoro è il meraviglioso finale. Il corpo non c'è più, anche se potrebbe benissimo esser stato portato via, ma con la scena da pelle d'oca dei mimi l'ipotesi più forte diventa un'altra. La fantasia, l'immaginazione sono alcune delle più potenti e importanti cose che sono state regalate all'uomo. Se solo ci crediamo possiamo veder tutto, sognarci qualunque cosa, da un corpo morto disteso nel prato a una pallina da tennis che magicamente ci cade vicino ai piedi.
Ciumi  10/09/2010 18:05:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pensa che invece al Morandini il finale non è piaciuto, dice che spiega troppo. Io sono assolutamente d’accordo con te: ‘Blow up’ è bello, ma è la chiusura dei mimi (che poi si riallaccia all’apertura) a dare al film quello slancio in più; surreale e quasi metafisica, molto suggestiva e affascinante.
In effetti si può citare benissimo tra ‘le scene perfette’, come anche il piano sequenza di ‘Professione reporter’, straordinario. Ma il finale che preferisco di Antonioni, il più spiazzante, rimane quello de ‘L’eclisse’; l’hai visto?

oh dae-soo  10/09/2010 19:33:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda, ho un fratello che sta "comprando" da me tutto Antonioni. Non è Uskebasi che scrive qua, ancora un altro. Siccome ne ha già presi 4,5 mi è venuta voglia di richiederglieli e vedermi con calma anch'io tutta la filmografia. Non mi ricordo se ha già comprato anche l'Eclisse (sicuramente lo aveva chiesto) ma se non è successo succederà. E io lo vedrò.

Tornando a Blow Up, il finale è di una bellezza unica, e a mio parere condizione indispensabile per considerare il film un capolavoro (per chi lo considera tale ovviamente). Spiega troppo? Non scherziamo, anzi... Tipico atteggiamento da chi si crede superiore agli altri.

Sì, l'ho postato tra le scene perfette.

Ah, professione reporter è già vicino il lettore.

Non mi crocifiggete se sto ammettendo qua di vedere gli Antonioni per la prima volta adesso... (Gattopardo escluso).


P.S. vendere al fratello e poi vedere i film non ha prezzo, per tutto il resto c'è Mastercard.


Ciumi  10/09/2010 21:06:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti sei confuso, ‘Il Gattopardo’ è di Visconti.. va beh, dal momento che hai ammesso di non conoscere ancora il cinema di Antonioni il tuo lapsus è perdonato.

P.s. Dopo averli visti potresti sempre rivenderli a Uskebasi.. Oh, gli affari sono affari..

oh dae-soo  10/09/2010 21:18:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Maurì, ti posso dire a mia discolpa che ti ho risposto con 2 clienti in negozio...

Il lapsus, che ti assicuro tale, è stato dovuto al fatto che proprio oggi, parlando con un cliente di Antonioni e dell' eleganza della sua regia, siamo andati a finire, dopo vari passaggi, al Gattopardo di Visconti.

In effetti però per motivi di studio posso affermare di aver visto molto più Neoraelismo che anni 60,70. Di Antonioni avevo "studiato" tutta la filmografia ma visto praticamente niente a parte Il Gattopardo.



Ci sei cascato? Ciao!

P.S: idea geniale, ci penso un pò su...
Ciumi  10/09/2010 21:23:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ahahah, scommetto che i 2 clienti erano i tuoi 2 fratelli..
Ciao!