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ULTIMO TANGO A PARIGI regia di Bernardo Bertolucci

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Mike91     1 / 10  09/02/2017 00:50:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Noioso e sterile film che vorrebbe rappresentare un'idea di una solitudine affogata cinicamente come un biscotto indigeribile nel latte scremato di un erotismo in realtà vacuo e prevedibile. Diretto da Bertolucci, maestro della noia, per molti un genio, per altri sempre trombone sopravvalutato, definito da un critico inglese di cui adesso non ricordo il nome con un aggettivo che lo inchioda e che sintetizza quella che è stata la sua carriera: tremendamente gasato.
E gasato è anche questo film se si paragona la sua presunta artisticità col suo obiettivo, risibile, di scandalizzare la morale di allora, con il regista che ne parla ancora oggi del fatto che il suo film scontò una pesante censura, che le copie furono bruciate, ecc...A dire il vero la censura fu la vera fortuna di questo film, perché gli diede un'aurea di scabrosità che ha rapprsentato il principale motore affinché diventasse un cult.
Ridicolo da parte di Bertolucci l'uso macchiettistico del carissimo eroe (o anti eroe) della Novelle Vague Jean Pierre Leaud, il Doinel truffautiano, utilizzato anche da Godard e da altri, sopratutto di quel periodo, oggi ridotto a una maschera depressa che ricorda un pò la figura nostalgica di un moicano. Tutte le scene dove lui, Leaud, e la protagonista sono insieme, e cioé quando parlano, litigano, ecc, ebbene, tutte quelle scene sono irritanti, perché è chiaro che il gioco di Bernardo Trombolucci è quello di strizzare l'occhio a quel cinema della Novelle Vague, molto più fluido e interessante del suo. Certo la scena del salsiccione Brando e il burro è interessante, bella anche la colonna sonora di Gato Barbieri. Non voglio offendere Brando eh, intendiamoci; incendiario in altri film. Ma qui mi sembra un barbone.
Diciamoci la verità: ultimo tango a Parigi non è, come pensa qualche cinefilo sciatto, grande cinema; ultimo tango a Parigi è il prodotto della stupidaggine censoria di allora, che ha paradossalmente e involontariamente consegnato a una presuntà artisticità erotica una pellicola autoreferenziale come poche altre, pedantemente compiaciuta nella sua funebre e apparecchiata dissacrazione che però nel film resta sempre borghese, sempre piatta, sempre prevista; nella sua pornografia didascalica e falsamente esistenzialista, nelle sue prolissità annacquate che Bertolucci mette li a bella posta per dimostrare di essere un grande autore. Meglio il suo epifenomeno comico: ultimo tango a zagarolo.
Un film nato morto, tra l'altro doppiato anche male in italiano, con le voci troppo chiare, squillanti, stereotipate, che voleva scandalizzare, ma che oggi scandalizza per quanto è nullo e noioso. Chi lo considera un grande film sono convinto che lo fa più per conformismo storiografico che per reale passione per la pellicola. Lo fa perché secondo lui Ultimo tango a Parigi ha rappresentato una rottura, una dimensione altra.
In realtà è stata una trasgressione da operetta. E la protagonista dice che è stata forzata a fare una scena che non voleva fare. Ma chi lo sa?
Comunque, una cosa è sicura: Bertolucci è sempre stato un gasato.
Anche se il conformista è interessante. Ma giusto quello. Anche l'ultimo imperatore è una noia benché una noia di lusso, ma ne parleremo in altra sede.
Freddy Krueger  15/02/2017 12:49:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho trovato questo commento anche nel forum, bisogna dire che cerchi a tutti costi di fare discussione!
Io sono tendenzialmente d'accordo con te perché neanche a me il film piace. Bisogna anzitutto vedere l'inquadramento storico, il film è uscito pochi anni dopo il '68 e quindi Bertolucci ha sfruttato la libertà di espressione sessuale. Due anni più tardi il vero scalpore lo fa Gola Profonda, il primo vero e proprio porno. La differenza è che il film di Bertolucci è d'autore, mentre Gola Profonda no.
Al giorno d'oggi nessuno coglie più lo scandalo, ovviamente.
Mike91  09/02/2017 01:51:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehi, se non siete d'accordo col mio pensiero, sfidatemi eh, senza problemi; argomentate, non siate timidi. E' bello confrontarsi su queste cose. Ecco ciò che mi piace di questo sito, che si può rispondere ai commenti...