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ULTIMO TANGO A PARIGI regia di Bernardo Bertolucci

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chry2403     1 / 10  16/02/2010 10:34:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Assurdo film assolutamente inconcludente dall’inizio alla fine con monologhi senza senso e pause che pesano come macigni, ovvero un classico film francese, strano che l’abbia girato un italiano, evidentemente l’influenza di Parigi è stata molto più grave di quanto lui potesse immaginare.

Bertolucci avrebbe la pretesa di creare un film profondo con tematiche esistenzialiste, ma ha sfornato una pellicola noiosa e senza sostanza con la speranza che la presenza di Brando (nello stesso anno è uscito il film “il padrino”) e le scene di sesso potessero essere sufficienti a dargli il successo. Sull’inconsistente relazione tra i due protagonisti rimando allo spoiler del commento dell’utente “paride_86” dell’11/01/2009, ore 21.12.22 che trovo molto completo.

Le scene di sesso non sono per nulla fatte bene, girate male, senza passione, senza trasmettere il piacere/dolore/indifferenza che possono provare i protagonisti, sono tra l’altro pure espresse peggio dagli attori, soprattutto la Schneider che, come femmina, ha tanta importanza nella buona riuscita di questo tipo di scene, offre un lavoro decisamente scadente. Incomprensibile come la censura si sia scagliata su questo film che ha del sesso certamente spinto, ma dal punto di vista della scabrosità i veri film hard sono tutt’altra cosa.

L’inizio è assurdo e completamente fuori dalla realtà: un marito distrutto dal dolore che ha appena visto la moglie suicida nel bagno di casa cosa ha di meglio da fare? Andare a visionare un nuovo appartamento (anzi un attico immenso), trovare una donna sconosciuta e farsela dopo averci scambiato due parole, per giunta tutti vestiti. E la donna ci sta pure senza avere nessun tentennamento! Mai visto una scena più lontana dalla realtà come questa.

Una musica degna d’essere chiamata tale avrebbe potuto migliorare un po’ il film, ma è proprio quella che si pretende che venga chiamata colonna sonora a dare il colpo di grazia a questo scempio.

Ritengo un ulteriore errore la scelta della doppiatrice italiana della protagonista, con una voce troppo adulta per una ragazza di soli 20 anni. Infine non è chiaro cosa c’entri il tango indicato nel titolo se non per la penultima scena assolutamente ininfluente nell’economia del film, in questo caso infatti il titolo è totalmente fuorviante. No comment sull'epilogo, si poteva tranquillamente evitare.

La Schneider è un pianto, non fa nulla che possa considerarsi almeno decente, è stata presa solo per la sua bellezza acqua e sapone, ma tecnicamente è nulla. Brando qualche sprazzo di talento lo mostra, ma è lontano dai suoi film migliori e comunque non risolleva per nulla il film. Inutili gli altri.

La visione del film per me è stata una delusione profondissima, mi aspettavo ben altro.
harry stoner  20/04/2010 02:49:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda che solo il primo piano finale di Brando,per intensita' vale tutto il film.Che mi dici del monologo di fronte alla moglie morta,solo sprazzi di talento?La scena con Girotti e' molto bella,anche se breve.Nel momento in cui lui vuole approfondire la relazione,rivelando il suo nome,viene ucciso dalla ragazza che tra l'altro voleva chiudere.Da qui il titolo,non trovi?La colonna sonora e' forse anche piu nota del film,Barbieri e' un grandissimo jazzista e ha fatto un'ottimo lavoro.Ho trovato molta gente a cui non e' piaciuto il film,nel corso degli anni,alla fine tutti i gusti sono gusti,ma non ho mai trovato nessuno a cui questa musica non piacesse.
elio91  16/02/2010 10:46:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non sono assolutamente d'accordo sull'inconcludenza del film e soprattutto sul fatto che il titolo sia fuorviante.


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