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TRE UOMINI E UNA GAMBA regia di Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Massimo Venier

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LoSqualo     9 / 10  22/05/2017 22:41:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'apice della carriera cinematografica del trio comico formato da Aldo, Giovanni e Giacomo, viene proprio dal loro esordio sul grande schermo, con uno dei pilastri portanti della commedia comica italiana dei fine anni novanta, un lungometraggio segnato anche dal sentimentalismo a dal classico On the road formalmente noto i film Hollywoodiani.

Film diventato un vero e proprio cult movie della commedia Italiana, che purtroppo in questi anni vede tra i maggiori esponenti non più il grandioso trio ormai in una fase di declino creativo, ma bensì entità dai nomi ormai noti, come Zalone e gli immortali De Sica e Boldi sino a Lillo e Greg, Ruffini e altri esseri di questo genere.

Il punto portante è, che questo film fa ridere e divertire sia la prima volta che lo si guarda, ma anche la centesima volta, senza mai annoiare anche se sappiamo esattamente la scena che andremo a vedere, questo è dovuto alla bravura di tutti e tre sia nel dirigere, che sceneggiare ma ancor di più nell'interpretare tutti gli innumerevoli siparietti che ci si pareranno di fronte, come non dimenticare la scena iniziale dove Giovanni e Giacomo chiamano Aldo per iniziare il loro viaggio ricco di contrattempi come nella vita reale del resto Scena della peperonata alle otto del mattino, mezzogiorno topi morti, ma anche soprattutto la scena della partita contro i muratori marocchini Partita Italia Marocco, si arriva ai dieci, e poi via tantissime altre gag che hanno fatto si che Tra uomini e una gamba è un vero proprio cult della cinematografia Italiana di sempre, e che ne farà parte per sempre.

Grandioso il lavoro svolto dai tre amici, nel inserire in vari punti dello svolgimenti alcuni dei loro Scatch o corti che li avevano fatto conoscere in teatro e in televisione, quello del prologo di Al John e Jack che poi cinque anni dopo divenne un film, Il conte dracula e dei leghisti Transilvani e infine quello di Ajeje Brazorf e del controllore.

Aldo, Giovanni e Giacomo hanno saputo regalare una grande spettacolo in un nuovo palcoscenico come il cinema, che con il proseguire degli anni ha avuto i suoi alti e bassi, altri soprattutto nei film a seguire come Chiedimi se sono felice e Così e la vita forse gli unici che arrivano ai livelli di questa pellicola, e poi con lavori meno riusciti come Il Cosmo sul comò e Fuga da Reuma Park il loro punto più basso di sempre, ed io spero vivamente che si riprendano prima o poi, perchè il cinema Italiano ha bisogno della loro spontanea comicità, imbrattata adesso da pseudo comici che stanno diffamando quello che hanno fatto loro tre ed altri durante tutti questi anni, forse manca un pò di creatività, ma credo che alla fine forse non ai top li ritroveremo di nuovo in cima.

Da menzionare infine una grandissima colonna sonora curata dai Negrita, Marco Forni e Phil Palmer che ogni volta ci fanno ricordare con i loro brani questo grandissimo film, Canzone 1, Che coss'è L'amor, Venicio Capossela.

Per concludere scrivo soltanto che per rivedere un film del genere uscirà in sala in questo periodo, sarà una cosa molto difficile, un film che non vuol essere soltanto comico, ma che ci vuole lasciare diversi messaggi, come quello dell'imprevedibilità della vita, del destino che può cambiare come uno schiocco di dita o in questo caso un tamponamento tra due auto, l'amicizia e l'amore, e infine anche il coraggio di voltare pagina.





Scena del film



Pronto, pronto sì, ssss sì ssì sssss stiamo, siam... sìsìsì no, è... la la lascia lasciami... è m mma maria nnn... noo... ss, bè, ss se fosse stato per me... sì... ma io ss sono il primo che che... non ho ca, non ho ca, non ho c... non ho c... Allora, mi lasci parlare o no?! Hai capito?! E non ne posso più di ascoltarti, stai parlando solo tu! E mi hai proprio rotto i ********, mi hai rotto i ********, hai capito?! Perché non sono un automa, sono una persona, e a un certo punto te lo devo proprio dire: vaffan****! Vaffancuulo!! Vi, a, effe, effe, 'ncuuuulo!!! Tu, il tuo negozio, la tua villa di *****, mi fai schifo, strooonzoo!! Era occupato.